Scandalo concorsi Asl, subito il processo a Moscardelli e Rainone

Scandalo concorsi Asl, subito il processo a Moscardelli e Rainone
di Elena Ganelli
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Mercoledì 18 Agosto 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:30

Inizierà il 21 ottobre prossimo davanti al terzo collegio penale del Tribunale di Latina il processo a carico di Claudio Rainone, Claudio Moscardelli e Mario Graziano Esposito, tutti e tre agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui concorsi truccati alla Asl. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca, titolare dell'indagine, di procedere con giudizio immediato vale a dire allo stato delle prove e degli elementi raccolti quindi saltando il passaggio dell'udienza preliminare.
Rainone, dirigente della Asl, e Moscardelli, all'epoca segretario provinciale del Partito democratico, erano stati colpiti da ordinanza cautelare il 1 luglio scorso e sono chiamati a rispondere entrambi di corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio. Lo stesso Rainone ed Esposito erano stati colpiti da un altro provvedimento il 21 maggio con le accuse di falso e rivelazione di segreto d'ufficio in virtù del loro ruolo di presidente e segretario della Commissione esaminatrice. Secondo le indagini affidate agli uomini della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile di Latina sono emerse una serie di irregolarità nella procedura del concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo professionale categoria D indetto in forma aggregata tra le Asl di Frosinone, Latina e Viterbo.
Rainone, in qualità di presidente della Commissione, aveva rivelato ad alcuni concorrenti sei in tutto risultati poi vincitori e assunti dall'Azienda sanitaria, gli argomenti che sarebbero stati oggetto di esame. Il tutto con la complicità di Esposito che avrebbe attestato falsamente la regolarità della procedura dei verbali della commissione. Il prosieguo dell'indagine ha portato ad accertare che due candidati in particolare erano stati segnalati da Claudio Moscardelli al dirigente della Asl che in cambio dell'aiuto richiesto avrebbe ottenuto grazie all'interessamento del segretario Pd presso la Regione Lazio - la nomina a direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria, incarico che in effetti il citato ha rivestito quale facente funzioni da dicembre 2020 a aprile 2021. Una circostanza questa avvalorata da una serie di messaggi e telefonate che l'ex segretario provinciale e il dirigente si sono scambiati e che sono stati acquisiti agli atti del procedimento. Il processo davanti al terzo collegio presieduto dal giudice Paola Morselli inizierà dunque il 21 ottobre. Il collegio di difesa è composto da Renato Archidiacono e Armando Sulpizi per Moscardelli, Leone Zeppieri e Stefano Mancini per Rainone e Luca Giudetti per Esposito.
Potrebbero costituirsi parte civile nel procedimento quelle che oggi risultano come persone offese vale a dire le Asl di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo che erano interessate al concorso in questione e la Regione Lazio. Era stato proprio l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato ad annunciare la volontà della Pisana di costituirsi parte civile per ottenere un risarcimento del danno di immagine subìto dal Servizio sanitario regionale per i comportamenti messi in atto dagli indagati.
Elena Ganelli
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