Salma sparita dal cimitero di Sezze, no del gip all'archiviazione dell'inchiesta

Salma sparita dal cimitero di Sezze, no del gip all'archiviazione dell'inchiesta
di Elena Ganelli
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Mercoledì 18 Agosto 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:32

Nuova accusa per Fausto Castaldi, l'ex custode del cimitero di Sezze colpito da ordinanza di custodia cautelare a marzo scorso insieme ad altre dieci persone nell'ambito dell'operazione Omnia 2' sulla gestione dell'ipogeo setino. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ha infatti respinto la richiesta di archiviazione per la denuncia presentata dai familiari di un defunto la cui salma era scomparsa dal loculo nel quale doveva trovarsi e se inizialmente il fascicolo aperto era contro ignoti adesso è stato proprio il gip a disporre l'iscrizione nel registro degli indagati di Castaldi. E non più per il reato di furto ma, come avevano richiesto espressamente i denuncianti, per soppressione di cadavere. Così adesso il pubblico ministero Giorgia Orlando, che aveva disposto l'archiviazione a ottobre dello scorso anno, si è vista tornare indietro il fascicolo con l'indicazione di svolgere nuove indagini entro il termine di due mesi e con un responsabile identificato, il custode. Una vicenda davvero a tinte fosche quella oggetto della denuncia di L.F. che ad aprile dello scorso anno, in visita al nonno, sepolto presso il cimitero di Sezze, nel loculo dove era stato sepolto il familiare ha trovato l'effige di un'altra persona, una donna deceduta due mesi prima. Così ha provato a capire come fosse stato possibile ed ha avviato una difficile ricerca della verità: in Comune nessuno aveva una spiegazione plausibile ma agli atti dell'amministrazione non risultavano richieste o comunicazioni relative alla traslazione della salma che dunque era stata spostata senza alcuna richiesta o autorizzazione. Gli uffici dunque hanno confessato di non essere in possesso delle informazioni utili per individuare con esattezza l'ubicazione della salma del defunto'. Poi era arrivata qualche confusa giustificazione sulla necessità di estumulare la salma e trasferirla in una cassettina collocata in un loculo sottostante a causa di un presunto ma mai accertato cedimento della cappella. Tutti elementi che hanno indotto il gip Cario a ricondurre quanto accaduto alle vicende delle quali si è reso protagonista Fausto Castaldi, personaggio di spicco della consorteria scrive il magistrato nell'attività di appropriazione dei servizi cimiteriali in modo sistematico non facendosi scrupolo di trovare soluzioni di sepoltura per fare cassa anche sbarazzandosi di salme in modo sbrigativo disponendo la traslazione di salme e mischiandone i resti con altri defunti. La vicenda insomma si inserisce perfettamente nell'ambito dell'inchiesta Omnia 2' che ha portato alla luce una lunga serie di attività illecite commesse nella gestione del cimitero setino. Ed è proprio in ragione delle evidenti contraddizioni emerse nel racconto del custode ascoltato in merito alla questione, smentite dalle circostanze che secondo Cario va disposta l'iscrizione nel registro degli indagati dell'ex custode con l'accusa di sottrazione o soppressione di cadavere. Il gip sottolinea anche la necessità di avviare ulteriori indagini inclusa l'acquisizione delle testimonianze di alcune persone tra le quali i familiari dell'uomo la cui salma è stata spostata.
E. Gan.
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