Rifiuti, i sindaci passano la patata bollente ai tecnici

Rifiuti, i sindaci passano la patata bollente ai tecnici
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Martedì 13 Aprile 2021, 05:05
RIFIUTI
Una richiesta di proroga sull'ultimatum del 1 maggio, e la contestuale nomina di un gruppo di tecnici esperti esterni per valutare di nuovo i siti ipotetici per lo stoccaggio del secco residuo, presenti nell'elenco stilato dagli uffici della Provincia. È la decisione assunta al termine della riunione dei sindaci della Provincia di Latina svolta online ieri pomeriggio, all'indomani dell'ultimatum dell'assessore regionale al ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani, che ha paventato una decisione assunta direttamente da Roma, e la segnalazione alla Procura della Repubblica per omissione di responsabilità, dato che le scelte sul ciclo dei rifiuti sono in capo ai Comuni.
IL COMITATO DEI TECNICI
«Ho dato mandato agli uffici di domandare ai Comuni, entro la settimana, di indicare dei tecnici che svolgeranno una nuova indagine sui siti: meglio decidere un sito piuttosto che vedere una decisione calata dall'alto», spiega il presidente della Provincia, Carlo Medici. In cosa si differenzierà questo studio da quello svolto dagli uffici dell'ente di via Costa, tre mesi fa? «Ripartiamo da quel dossier - prosegue Medici - e da quegli stessi siti, fermo restando che se un sindaco o un Comune dovessero esprimere una disponibilità del proprio territorio, saremmo lieti di inserirla nell'elenco allargando quindi le indagini a altri siti. Questa richiesta sarà nuovamente fatta a tutti i Comuni, di valutare e evidenziare le disponibilità nei loro territori. La differenza sarà che mentre quella dei tecnici della Provincia era un'indagine su base cartografica, e su questo avevano restituito una classifica di idoneità, ora le aree si andranno a valutare dal vero. Faccio un esempio banale: un Prg può stabilire che un terreno è edificabile, ma le successive indagini rivelano che sotto ci sono elementi geologici tali che lì non si può costruire». Quanto tempo occorrerà? «Ai tecnici daremo un tempo congruo, diciamo 30-40 giorni».
L'assessore Valeriani sembrava molto determinato; la Regione accorderà una proroga? «Abbiamo stabilito un percorso, su cui stiamo lavorando, non vedo difficoltà in questo». Medici torna poi ancora una volta sulla richiesta di definizione di una legge regionale per aggiornare gli ambiti territoriali ottimali: «Noi ribadiamo sempre l'aspetto dell'ato: senza quello, si potrà fare poco. Anche questo piccolo staff tecnico lo avremmo voluto creare in seno a un ato».
MOMENTI DI TENSIONE
La riunione ha avuto anche momenti delicati, in cui alcuni sindaci hanno anche azzardato di lasciare direttamente la palla alla Regione, a fronte del fatto che difficilmente un sindaco candiderà il proprio territorio. Alla fine, è passata la proposta del comitato di tecnici esterni, avanzata dal primo cittadino del capoluogo, Damiano Coletta, sulla falsariga di quanto già fatto da piazza del Popolo per l'analisi del sito della Migliara 45 accanto alla Plasmon. «L'idea - spiega Coletta - è riprodurre il metodo che abbiamo già usato a Latina, oggettivizzando gli indicatori e arrivando a una omogeneità di valutazione di secondo livello. Dopodiché si arriverà a una selezione e, se riusciremo a arrivare a una scelta, bene. Altrimenti, questo lavoro sarà consegnato alla Regione, costituendo comunque una base di analisi».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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