Reddito di cittadinanza, 145 persone inserite nei Progetti utili collettivi

Reddito di cittadinanza, 145 persone inserite nei Progetti utili collettivi
di Rita Cammarone
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Mercoledì 8 Dicembre 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 21:16

C'è chi si è occupato dell'inserimento dei dati anagrafici, chi di prestare assistenza ai bambini davanti alle scuole nell'orario in ingresso e di uscita, chi della tutela dei beni comuni. Sono i percettori del reddito di cittadinanza che a Latina sono stati inseriti nei Progetti utili alla collettività (Puc): 145 in tutto. Il loro inserimento è avvenuto nell'ambito di 17 progetti, 16 dei quali organizzati e approvati dall'amministrazione comunale in collaborazione con gli uffici interni, con le istituzioni scolastiche e con la Asl. Il diciassettesimo, l'unico ancora in corso, è esclusivamente del Terzo settore e riguarda l'avvio di cinque guardie zoofile. I 16 progetti del Comune ora scaduti, sono in fase di rinnovo spiega la neo vice-sindaco e assessora al Welfare Francesca Pierleoni Gli uffici presso i quali i percettori di reddito di cittadinanza erano stati inseriti hanno confermato la richiesta. Quindi si procede con la riprogrammazione. I progetti attivati a Latina sono stati dieci in ambito sociale, quattro in ambito formativo, due in materia di ambiente e uno riguardante la tutela dei beni comuni. L'avvio è stato ostacolato dall'emergenza Covid, con colloqui fatti solo telefonicamente e rinunce di progetti per timore di diffusione del virus. Tre sono state le richieste di inserimento da parte del Centro dell'impiego, ma soltanto una è andata a buon fine. Un utente non è risultato idoneo; i referti della Asl hanno certificato la sua inidoneità al servizio che prevedeva un supporto presso una casa per malati psichiatrici. Per un altro sono emersi problemi a causa dell'avvicendamento di dirigenti comunali. Quindi soltanto uno ha svolto regolarmente in servizio.
I DATI
Su un totale di oltre settemila richieste di reddito di cittadinanza, attualmente nel capoluogo pontino ci sono 3.447 nuclei familiari con percettore di reddito di cittadinanza. Ma non tutti sono candidabili per l'inserimento nei Progetti utili alla comunità. Molti nuclei familiari, già assegnati ai servizi sociali sono di fatto nuclei esonerati dall'inserimento nei Puc perché hanno a carico minori, oppure sono anziani, persone malate o persone che assistono persone disabili. Dei 3.447 beneficiari attivi di reddito di cittadinanza, 1.504 appartengono alle 2.812 famiglie seguite dai Servizi sociali mentre gli altri 1.943 sono stati assegnati ai centri per l'impiego. L'inserimento lavorativo di 145 persone ottenuto per un periodo limitato è un passo avanti, ma certamente migliorabile per virtuose politiche di inclusione. I Puc commenta l'assessora Pierleoni rappresentano uno strumento molto utile di inclusione sociale e inserimento lavorativo per i beneficiari del reddito di cittadinanza. Oltre che un'opportunità di crescita per la collettività, favorendo la nascita di nuove connessioni. L'obiettivo per il futuro è cercare di implementare un simile strumento, disegnando progetti che possano avere un'efficacia maggiore rispetto a quanto abbiamo riscontrato fino ad oggi.

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