Latina, secondo lutto in pochi giorni alla pasticceria Turi Rizzo, ucciso dal Covid Bruno Bruni

Latina, secondo lutto in pochi giorni alla pasticceria Turi Rizzo, ucciso dal Covid Bruno Bruni
di Bianca Francavilla
3 Minuti di Lettura
Sabato 6 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 17:04

È rimbalzata di casa in casa la notizia della morte di Bruno Bruni, alla guida della pasticceria Turi Rizzo di Latina da più di 20 anni. Centinaia le telefonate di cordoglio arrivate alla famiglia da tutti coloro che si sono detti increduli alla notizia che il decesso è avvenuto per Covid.


«Doveva essere operato per una semplice frattura al braccio presso una clinica privata di Latina racconta il figlio Gianmarco - Il quarto giorno dopo il ricovero e prima dell'intervento, però, è stato portato d'urgenza all'ospedale Santa Maria Goretti dopo essere rimasto contagiato dal Covid. È stato venti giorni in terapia intensiva, poi c'era stato un miglioramento e speravamo che il peggio fosse passato. Invece si è aggravato e a causa di alcune complicazioni è venuto a mancare».


Una notizia drammatica e inaspettata per la famiglia, che non l'ha neanche potuto salutare viste le ferree regole in vigore nei reparti dove è presente il virus. Gli unici contatti sono avvenuti tramite videochiamata, grazie al supporto di alcune infermiere del reparto. Bruni, che avrebbe compiuto 66 anni nel mese di aprile, gestiva dal 2000 il locale di via Pio VI insieme al fratello Maurizio e al figlio Gianmarco. Non era lui a mettere le mani nell'impasto e a creare i dolci, ma era nella parte amministrativa ed era un punto di riferimento per la clientela. In molti si recavano in pasticceria anche solo per incontrarlo. Lo ricordano come un gran lavoratore, amante dei colori tanto che aveva voluto che la pasticceria fosse piena di tinte diverse che portavano allegria e gioia a chiunque varcava l'ingresso.

Era molto attaccato alla famiglia anche se «il suo primo figlio era la pasticceria commenta ancora Gianmarco - Era sempre gioviale e di compagnia, lavorava a ritmi serrati senza stancarsi mai e tutti gli volevano bene».


Per lui il mondo dei dolci era di casa, visto che il nonno Turi Rizzo aveva aperto il locale di Latina quando lui aveva solo 10 anni. Si era trasferito in terra pontina insieme al resto della famiglia e ha vissuto tutta la vita tra i profumi dei cannoli siciliani, della cassata e delle mandorle. Un'arte appresa dal nonno prima a Tunisi e poi a Pantelleria, poi portata a Latina dove la fortuna è arrivata da subito. Il locale, infatti, è aperto dagli anni 60 e nel corso del tempo si è passato di generazione in generazione e si è allargato grazie al successo dato proprio dalla particolarità dei prodotti sul banco e di chi c'è dietro. Per la famiglia, purtroppo, è il secondo lutto nel giro di pochi giorni. Solo la scorsa settimana si era spenta anche Giuseppina Rizzo, figlia di Turi Rizzo e mamma di Bruno Bruni. I funerali si terranno nella mattina di oggi, alle 10.30 presso la chiesa San Marco di Latina. Bruni lascia i tre figli Gianmarco, Martina e Benedetta e tre nipoti. E un vuoto incolmabile nel cuore di tutti i cittadini che avevano avuto modo di conoscerlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA