Ricorso sul voto, mugugni del centrodestra

Ricorso sul voto, mugugni del centrodestra
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Mercoledì 24 Novembre 2021, 05:02
IL CASO
La trattativa tra il sindaco Damiano Coletta e la coalizione di centrodestra si è ulteriormente aggrovigliata. Il ricorso presentato ieri da due candidati non eletti nella lista Latina nel cuore (la civica di Zaccheo) e da un privato cittadino ha nuovamente allargato il solco tra il sindaco eletto al ballottaggio e la coalizione che aveva ottenuto la maggioranza al primo turno. Non è tanto il ricorso in sé, assolutamente legittimo, quanto i toni usati che non sono piaciuti a civici e Pd. Il riferimento a presunti brogli. E poi quel passaggio: «il mancato raggiungimento del 50% del candidato sindaco Vincenzo Zaccheo è stato determinato da una competizione elettorale in un clima fortemente condizionato, oscuro, non chiaro». Non certo il modo migliore per rasserenare gli animi.
LA COALIZIONE
Non tutti nel centrodestra hanno condiviso il ricorso. Qualcuno ha perfino ammesso di averlo saputo dai giornali. Nessuno commenta ma i mugugni sono tanti. Tra gli alleati di Zaccheo c'è chi teme una debacle che potrebbe mettere a rischio perfino la maggioranza in Coniglio comunale. E' l'ennesimo segnale che la coalizione è a un passo dall'implosione. Il candidato sindaco sconfitto e Fdi sono rimasti gli unici a non volere accordi e a parole vorrebbero già staccare la spina (ma non sono sicuri che sia la scelta più conveniente e quindi prendono tempo) La Lega non ha ancora deciso da che parte stare, divisa tra Carnevale e la Miele che vorrebbero portare tutta la coalizione dentro la Giunta e Tripodi che non ci pensa proprio.
L'ACCORDO
Il problema è che la città vuole essere governata da Damiano Coletta, ma il sindaco deve ancora trovare i voti in Consiglio comunale. Forza Italia è della partita, ma i suoi tre consiglieri non bastano e quindi bisognerà convincere altri partiti o altri consiglieri di centrodestra. Nel frattempo Claudio Fazzone, che di trattative ne ha fatte tante e ha sempre ben chiari gli obiettivi da raggiungere, punta a un accordo che metta insieme una maxi coalizione che metta insieme Comune e Provincia. La partita adesso si gioca sulla candidatura del presidente. I nomi dei sindaci di Monte San Biagio (Federico Carnevale, unico sindaco Fi in provincia) e di Sonnino (Luciano De Angelis) non hanno scaldato gli animi. Oggi potrebbe essere il giorno della candidatura decisiva. Il nome che potrebbe mettere d'accordo tutti, dai civici al Pd, da Forza Italia a Italia Viva, è quello di Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno.
Stefanelli ha la caratura giusta. Malgrado il passaggio a Italia Viva è rimasto in buoni rapporti anche con il Pd. Ai civici non dispiace e alla fine anche Fazzone potrebbe rinunciare a una candidatura di partito, votare Stefanelli e restare al governo della Provincia. Rischia invece - in caso di sconfitta alle urne - di andare all'opposizione Fratelli d'Italia.
L'OBIETTIVO
Certo è che il ricorso peserà sui mesi a venire. Quale è il vero l'obiettivo? Davvero Zaccheo e i suoi candidati possono pensare, tornando alle urne, di ribaltare il voto? E' possibile che i giudici accolgano il ricorso. A Cisterna è successo, è vero. Ma lì Carturan aveva vinto per tre voti. Il suo rivale aveva puntato il dito su 5 sezioni. Quattro quelle in cui si rivotò per decisione del Tar. Ma qui le sezioni sono addirittura 30. Vedremo cosa decideranno i giudici. Per ora sappiamo che nelle 30 sezioni Zaccheo era andato a un passo dalla maggioranza. In queste sezioni ha ottenuto il 49,9% dei voti, mentre nelle altre 76 non oggetto del ricorso si era fermato al 47,6%. Coletta nelle 30 sezioni in questione si era fermato al 34,7%. Quindi l'obiettivo è palese: far tornare a votare circa ventimila latinensi lì dove al primo turno Zaccheo era andato meglio. Non aveva vinto neppure lì, ma era andato meglio. Certo, quindici giorni dopo, al ballottaggio Zaccheo era stato travolto. Anche in quelle 30 sezioni. Lo ha notato ieri la consigliera comunale Pd Daniela Fiore: «I conti la destra li deve fare con la realtà. Non è bastata la seconda sconfitta elettorale consecutiva per fare svegliare la destra latinense. Il risultato è di facile lettura sia al primo che al secondo turno: il candidato sindaco della destra è stato bocciato dall'elettorato».
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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