Latina, i cinema Oxer, Corso e Supercinema: «II 27 non riapriamo»

Latina, i cinema Oxer, Corso e Supercinema: «II 27 non riapriamo»
di Bianca Francavilla
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Giovedì 11 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:30

I cinema di Latina non riapriranno neanche il 27 marzo. La decisione unanime presa dai cinema Oxer, Supercinema e Corso non si discosta molto dal quadro regionale e nazionale dove nella maggior parte dei casi non è stata colta la possibilità concessa dal governo Draghi. Le motivazioni sono svariate. Inoltre in caso di ritorno della zona rossa dovrebbero chiudere comunque.

L'annuncio

«Al momento non apriremo dichiara Gianluca Calcagnini del cinema Oxer e credo che la stessa decisione verrà presa nella maggior parte delle sale cinematografiche e teatrali d'Italia. Innanzitutto il comitato tecnico scientifico ha imposto regole ancora più restrittive di quelle della scorsa estate: possibilità di ammettere solo il 25% degli spettatori rispetto alla capienza massima, chiusura dei bar e della distribuzione di bevande e pop-corn ad esempio, utilizzo obbligatorio della mascherina Ffp2. Insomma, ci siamo sempre adeguati alle prescrizioni imposte mantenendo il distanziamento, effettuando l'igienizzazione tra uno spettacolo e l'altro, prendendo i nomi dei clienti e misurando la temperatura, ma aggiungere queste nuove regole è eccessivo».

Niente film

Quello del protocollo non è l'unico problema. «Non c'è apertura neanche da parte delle distribuzioni cinematografiche continua Calcagnini che stanno spostando tutto all'estate. Meglio aspettare tempi migliori, che speriamo coincidano con quest'estate. Quando arriveranno dovremo anche riconquistare la fiducia del pubblico che non è più abituato a frequentare luoghi al chiuso».
È dello stesso avviso Gianni Colombi, titolare di Corso e Supercinema. «Come ribadito dall'associazione di categoria, per riaprire i cinema che sono in crisi profonda perché chiusi da un anno, sarebbe innanzitutto indispensabile eliminare il coprifuoco ha chiarito -. Se resta la regola di tornare a casa alle 22 per noi vuol dire poter fare spettacoli fino alle 19.30 e chi conosce il cinema sa che il grosso dell'incasso è dopo. Inoltre i nuovi protocolli ci costringerebbero ad assumere più personale per controllare le temperature, verificare che si vada in bagno uno alla volta e non si formi fila e sanificare le sale. Ciliegina sulla torta è la storia della capienza consentita al 25%. Chiaramente con queste condizioni non riapriremo a Latina, come non riapriranno la maggior parte dei cinema e dei teatri del Lazio e dell'Italia».
Anche nella decisione del gestore del Corso e del Supercinema influisce la determinazione della distribuzione di rimandare l'uscita dei film. «Gli americani non li faranno uscire prima di questa estate e la distribuzione italiana ha chiesto ufficialmente un preavviso di 30-45 giorni riguardo alla certezza della riapertura per lanciare i film tenuti nel cassetto». Insomma, le saracinesche restano abbassate ma c'è anche ottimismo riguardo al futuro prossimo. «La possibilità di riaprire il 27 marzo è sembrata più che altro una mossa provocatoria conclude -. Con questi presupposti credo che i cinema non possano riaprire prima di fine maggio, quando molte più persone saranno vaccinate e ci sarà meno paura. La scorsa estate il cinema al chiuso è stato un fallimento, ma quello all'aperto è andato bene e sappiamo che comprende anche protocolli meno rigidi rispetto a quelli per gli ambienti chiusi. Aspettiamo, quindi, la bella stagione».
Bianca Francavilla
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