Il questore e Patrizio Oliva agli studenti: «Il bullismo? È il primo passo verso la criminalità»

Il questore e Patrizio Oliva agli studenti: «Il bullismo? È il primo passo verso la criminalità»
di Giuseppe Baratta
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Domenica 3 Aprile 2022, 09:04

«Il rispetto delle regole può sembrare una limitazione della legalità ma in realtà se non ci fossero le regole ciascuno potrebbe calpestare i diritti degli altri». Michele Spina, Questore di Latina, arringa gli studenti del liceo scientifico Ettore Majorana di Latina, parlando loro di bullismo, di molestie, di libertà violate, di cyberbullismo che è una realtà virtuale ma che ha effetti molto impattanti sugli studenti, senza dimenticare i femminicidi: la Polizia di Stato, le forze dell'ordine in generale e la magistratura impiegano molte forze per prevenire questo tipo di delitti.
Insieme al Questore di Latina anche Patrizio Oliva, il boxeur napoletano, Campione Olimpico di pugilato a Mosca nel 1980 e Campione del Mondo dei Professionisti, che ha parlato agli studenti raccontandogli le sue origini e le sue idee (molto chiare) sulla legalità. «La scelta della legalità deve essere una scelta chiara perché se ci giriamo dall'altra parte il mondo non cambia - rincara la dose Oliva, che ha raccontato delle sue origini in un contesto particolarmente degradato - Quando da piccolo andavo ad allenarmi, alcuni delinquenti hanno provato a portarmi con loro, ma io andavo avanti verso la palestra perché avevo scelto la via della legalità».


Poi il pugile ha continuato a dialogare con il cuore in mano agli studenti: «Il bullismo è propedeutico alla criminalità anche perché il bullo è spesso un vigliacco perché deve essere sempre spalleggiato da gregari - ha chiarito - I comportamenti sbagliati che vanno contro il senso civico fanno parte dell'illegalità e questi comportamenti sbagliati non ci aiutano a rispettare e a creare una società civile. Ci sono giovani che stanno crescendo senza valori e lo sport può essere un pilastro, ma anche la scuola deve aiutare fornendo una visione più ampia del mondo: nei carceri minorili ci sono persone che non hanno cultura e proprio in questo degrado prolifera la delinquenza».
Durante l'incontro con gli studenti è intervenuto anche Valerio Catoia, affetto dalla sindrome di Down e poliziotto ad honorem per aver salvato una ragazza che stava affogando: Valerio è stato presentato dal Questore Spina agli studenti come esempio da seguire. Dino Sangiorgio preparatore atletico di Patrizio Oliva ha testimoniato la sua esperienza: «La mia passione d'atleta s'è trasformata in un percorso di vita: il valore della scuola è importante, ho vissuto il rapporto complesso tra studenti e famiglie».
La parola è passata poi a Marco De Bartolis, vice questore aggiunto: «La vittima non è sola ma anche il bullo non deve essere abbandonato perché spesso è anche lui ha bisogno di aiuto, ci sono vari mezzi per poter intervenire. Minacce, percosse, lesioni, diffamazione e ingiurie sono ipotesi di reato che vanno perseguite».
In conclusione alcuni studenti hanno rivolto domande ai relatori e la più diretta è arrivata a Patrizio Oliva: «Pensa di essere stato da esempio al suo quartiere?» a cui il campione ha risposto «Gli esempi positivi possono aiutare, il ring mi ha insegnato che si può cadere ma bisogna avere la forza per rialzarsi altrimenti si resta al tappeto».
Giuseppe Baratta
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