Bar in piazza non paga gli arretrati, ultimatum del Comune

Bar in piazza non paga gli arretrati, ultimatum del Comune
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 08:23

 Il Comune di Latina mette in mora il Bar Poeta di piazza del Popolo. In debito di 50mila euro. Ma, soprattutto, reo - secondo l'amministrazione comunale - di occupazione illegittima. Si, perché il contratto è scaduto, ormai un anno e mezzo fa, e l'amministrazione aveva da prima notificato la non volontà a rinnovarlo. Ma il bar - o, meglio, la società che lo gestisce - è ancora lì. Dove non dovrebbe più essere dall'agosto 2020. È tutto nero su bianco, nella determina che mette in mora la società Corso 20 srl.
 
Era il 30 novembre del 2006, ormai quindici anni fa, quando il Consiglio comunale, con propria delibera, decise i criteri per «dare in locazione l'immobile, per l'attivazione di un nuovo pubblico esercizio, quale punto di ristoro, bar, e intrattenimento socio culturale». Ambienti che, peraltro, erano rimasti chiusi per molti anni, dopo che era cessata la precedente attività, nata nel 1932, insieme alla città di Littoria. Dopo quell'indirizzo di Consiglio, venne svolta una procedura aperta di selezione per la concessione e il contratto, con la Corso 20 srl, fu sottoscritto quattro anni dopo, il 29 luglio 2010. Dopo i lavori, necessari su una struttura rimasta chiusa per anni, e delicati per il fatto che si tratta di un edificio di fondazione, con l'esigenza di mantenere l'impianto originale, l'inaugurazione avverrà a fine febbraio del 2011. Da allora, il bar ha rappresentato uno dei principali punti di incontro del centro cittadino, grazie alla sua posizione, e grazie anche all'attività socioculturale svolta, con incontri ed esposizioni d'arte. Ma il contratto è ormai scaduto: l'articolo 3 recita infatti che «la concessione avrà una durata pari a dieci anni, decorrenti dalla sottoscrizione». Il contratto prevede anche una possibilità di rinnovo, ma «l'amministrazione comunale non ha espresso la volontà di procedere al rinnovo dello stesso, pertanto il contratto risulta scaduto in data 29 luglio 2020, e il locale risulta occupato sine titulo dalla società Corso 20 srl». Non solo: «Tale occupazione illegittima ha determinato la maturazione di una indennità di occupazione, quantificata, per l'annualità 2021, in 50.280 euro». Per questo, il servizio Patrimonio, «con nota del 9 dicembre 2021 ha provveduto a formale messa in mora, diffidando a pagare l'annualità 2021».

NUOVO BANDO

Dall'amministrazione comunale si conferma che il locale andrà di nuovo a bando, con una nuova evidenza pubblica e che «si valuterà ogni possibile soluzione». Come di norma in questi casi, soggetti debitori nei confronti dell'amministrazione non potrebbero però parteciparvi, a meno di mettere in regola la situazione. Si sottolinea anche che «il contratto è ormai scaduto e i locali dovranno essere liberati». Relativamente a quello che potrebbe accadere nelle more dell'evidenza pubblica per trovare un nuovo gestore, si conferma che «si sta studiando la situazione».
Andrea Apruzzese
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