Acqua torbida al Lido, Acqualatina: «Va risolto il problema dei nuclei abusivi»

Acqua torbida al Lido, Acqualatina: «Va risolto il problema dei nuclei abusivi»
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 13 Settembre 2023, 09:29

Le acque del mare di Latina sono «di ottima qualità, in base alle analisi fatte dall'Arpa, che ha svolto centinaia di prelievi tra agosto e settembre». Così ha spiegato l'assessore alla Marina, Gianluca Di Cocco, ieri, nel corso della commissione congiunta Ambiente e Marina, convocate per esaminare la situazione, dopo gli allarmi sulla torbidità dell'acqua nei mesi scorsi. La situazione è dunque buona, ma non mancano le criticità, prima tra tutte il mancato collettamento fognario di nuclei abusivi sulla Marina, su cui ha puntato l'attenzione il direttore generale di Acqualatina, Ennio Cima.

RILEVAMENTI

Come emerso già nel tavolo tecnico del 31 agosto scorso, svolto alla presenza di vertici e funzionari di diversi enti, nel 2022 Arpa Lazio ha svolto 454 campionamenti, e solo 5 di questi sono risultati fuori dei limiti. Ma non mancano criticità, secondo quanto riferì Marco Le Foche (direttore dipartimento Ambiente Arpa Lazio) in quella occasione, a causa dei canali: «Prodotti agricoli, aree industriali e nuclei con scarichi non del tutto regolari - è scritto nel verbale, presentato ieri - con inquinamento microbiologico e chimico, che potrebbe essere la causa della torbidità e della schiuma. Anche se non è rischiosa, la situazione non invoglia i bagnanti». Ecco perché ieri Di Cocco ha proposto di «utilizzare volontari della Protezione civile, abilitati per decreto prefettizio, nel mappare scarichi lungo i canali». Ma il problema è un altro, evidenziato da Ennio Cima: «Occorre realizzare impianti fognari, soprattutto nell'area a ridosso del mare. Latina ha bisogno di un intervento strutturale, la maggior parte dei consorzi non sono collettati, questo ha un impatto sul terreno, sabbioso, perché c'è drenaggio. Dobbiamo abbracciare la Croce e fare questo percorso, la stima è di 15 milioni di euro. Ma sono nuclei spontanei, abusivi: è un problema urbanistico, possono essere sanati? Ci deve essere la volontà di tutti. Questo è un territorio complesso, ci sono gli scarichi urbani di questi nuclei, c'è l'inquinamento superficiale dei canali. Acqualatina qui ha 15 impianti di depurazione, e tutto quello che è collettato si depura. Ma rischiamo l'infrazione da parte della Commissione europea, per quanto non lo è. E non è solo Latina, ci sono anche nuclei non collettati a nord, come ad Aprilia, i cui scarichi arrivano sempre a mare».

ENTI ASSENTI

Ma è stata una seduta "monca", come evidenziato anche dalle opposizioni: mancava l'Arpa, mancava il Consorzio di Bonifica e, dopo la breve apparizione iniziale di Di Cocco (scappato poco dopo per una riunione sempre sulla Marina), mancava pure la giunta. «A distanza di due mesi per avere la convocazione, ci troviamo senza interlocutori, senza dati, senza alcun piano di intervento della maggioranza», fa notare Daniela Fiore (Pd), mentre per Dario Bellini (Lbc) «spiace constatare l'assenza di Consorzio, Arpa, Provincia, uffici del Comune, come i rappresentanti della giunta, a parte il fugace intervento di Di Cocco». Bellini ha poi posto l'accento su «opere e progetti che oggi potrebbero rappresentare una risorsa, come l'impianto di fitodepurazione di via Massaro, che è necessario rimanga sempre attivo per garantire il livello di depurazione. E ci sono tre impianti di fitodepurazione previsti dal Rewetland, le cui opere dovrebbero essere consegnate entro novembre 2023, ma non avverrà perché la politica non le sta seguendo».
 

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