A Fondi

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Venerdì 21 Novembre 2014, 06:07
IL CASO
Necessitava con la massima urgenza una radiografia ma, al momento della prenotazione, il personale del Cup dell'ospedale "San Giovanni di Dio" gliel'avrebbe negata sostenendo che il macchinario era guasto. A qualche giorno di distanza la madre del paziente, un ragazzino con gravi patologie cerebrali e già sottoposto a 14 interventi chirurgici, ha però scoperto che nel nosocomio fondano non si era mai registrata alcun tipo d'interruzione del servizio. Nessun guasto neppure al "Fiorini" di Terracina dove le era stata ugualmente negata la prenotazione. Ad illuminare la malcapitata su quanto accaduto era stato, paradosso dei paradossi, un primario del "San Giovanni di Dio", incontrato casualmente al di fuori dell'ospedale. Nel frattempo però la donna, avendo urgenza di eseguire l'accertamento, aveva già portato il 14enne in una struttura privata pagando interamente l'esame nonostante l'esonero che, nel pubblico, le avrebbe fatto risparmiare la somma per intero. Una situazione imbarazzante che ha portato la madre amareggiata a sporgere denuncia ai carabinieri per interruzione di pubblico servizio e omissione d'atti d'ufficio. Il caso è arrivato anche al comitato "Pro Ospedale" che ha chiesto agli inquirenti di fare urgentemente chiarezza su un episodio che, oltre a causare un danno materiale all'intera famiglia, ha provocato notevoli disagi ad un piccolo paziente già costretto a mille difficoltà per via della sua malattia. L'episodio è servito anche da spunto per il sodalizio in difesa del presidio ospedaliero per ribadire l'importanza del "San Giovanni di Dio" e la sua totale contrarietà ai tagli previsti dal nuovo atto aziendale.
B. Sav.
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