Fiat, altri giorni di stop e cassa per i lavoratori

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Mercoledì 12 Novembre 2014, 05:49
CASSINO
Dopo i dieci giorni di cassa integrazione straordinaria del mese di ottobre, anche novembre nello stabilimento Fiat di Cassino sarà costellato di fermi produttivi, sia per la rottamazione delle vecchie linee sia per smaltire l'invenduto di Giulietta, l'unica vettura in produzione in attesa dei modelli Alfa Romeo previsti dal 2015. La fabbrica si fermerà per cigs dal 17 al 24 novembre, ma altri giorni sono previsti per fine mese oltre che per dicembre. E poi quasi un mese di stop dal 20 dicembre. Intanto la produzione della Giulietta sulla nuova piattaforma, dopo la rottamazione di quella precedente, è salita a quota 330 vetture al giorno. Intanto vanno avanti i lavori di riconversione delle officine nelle quali, al posto delle vecchie linee, verranno installate nuove e moderne piattaforme tecnologicamente all'avanguardia. Tutto questo è finalizzato alla produzione dei modelli dell'Alfa Romeo. Perché il sito Fca di Cassino diventerà il polo produttivo del Biscione che verrà inaugurato il 24 giugno dai vertici del Lingotto con la presentazione del primo modello che è la Giulia, una vettura della gamma «Premium». La sua commercializzazione, però, è prevista in autunno. Entro il 2016, secondo il programma varato dall'ad di Fca, Marchionne, sempre a Cassino dovrebbe essere prodotto un altro modello ancora da definire e comunque per il 2018 dovrebbero passare a quattro le vetture da assemblare sulle nuove piattaforme. Intanto la Fiat Bravo, che ha terminato la produzione dopo oltre dieci anni l'estate scorsa insieme alla Lancia Delta, non verrà più assemblata nella fabbrica cassinate ma emigra in Turchia in una nuova versione. Cassino è destinato a diventare il polo dell'Alfa Romeo e perciò non ci sarà spazio per il marchio Fiat. La nuova Bravo debutterà nel 2016 prodotta nello stabilimento turco di Bursa.
Domenico Tortolano
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