Piano casa fino al 2017: approvata la proroga «Spinta all'economia»

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Sabato 1 Novembre 2014, 05:58
LA LEGGE
L'approvazione delle modifiche al piano casa è avvenuta all'alba, alle 5, dopo giornate tormentate di dibattito, scontri e la quasi rissa di mercoledì quando la maggioranza, per sbloccare la situazione, aveva calato la carta del maxi emendamento. La trattativa di giovedì nella conferenza dei capigruppo ha favorito un compromesso: l'assessore alle Politiche del territorio, Michele Civita, ha ritirato il «maxi», ha presentato cinque emendamenti in cui era riassunta la sostanza della legge, l'opposizione ha risposto con una sessantina di subemendamenti, alcuni dei quali sono stati approvati. All'alba, al termine della maratona notturna inframmezzata da una pizzata offerta dal consigliere regionale Tortosa e di un percorso durato dieci mesi, il via libera alla legge 75: 27 voti a favore e 12 contrari.
CONTRO LA CRISI
Ha commentato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «Questa legge, in un periodo di crisi economica che penalizza sia le famiglie sia il settore edilizio, indirizza in maniera chiara la pianificazione urbanistica, contrasta il consumo del suolo e aiuta le persone con un reddito basso ad ottenere un'abitazione a condizioni favorevoli. Finalmente nel Lazio abbiamo norme innovative che favoriscono l'housing sociale a canone calmierato e indirizzano l'attività edilizia verso la rigenerazione urbana. Con l'aumento del 50% degli oneri di costruzione, vincoliamo risorse economiche alla realizzazione di opere e servizi pubblici direttamente nelle aree interessate».
CONTENUTI
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova legge, che modifica e proroga il piano casa approvato dalla precedente giunta. La scadenza: se non fosse stata approvata la legge, il 31 gennaio 2015 la validità di questo strumento sarebbe cessata. Con il provvedimento passato alla Pisana fino al 31 gennaio 2017 sarà possibile presentare domande per ampliamenti di immobili, demolizioni e ricostruzioni, cambi di destinazione d'uso. Civita: «Diamo fiducia all'iniziativa diretta, indirizzandola verso il rinnovo degli edifici e dei tessuti edilizi esistenti. Abbiamo cancellato la premialità contenuta nel vecchio piano che permetteva di avere, su un singolo intervento, un premio pari al 10% del volume dell'intero piano attuativo, in deroga agli strumenti urbanistici». La quota riservata all'housing sociale sale del 10% (passando dal 30% al 40% di tutto l'intervento) se, invece di realizzare nuovi alloggi, si destinano case già realizzate e ancora invendute. Per le imprese agricole c'è la possibilità di demolire e ricostruire con una sagoma differente, per aumentare la tipologia di attività (dagli agriturismi alla vendita diretta dei prodotti). Altri elementi sono stati introdotti dagli emendamenti presentati in aula. Ad esempio, quelli di Storace sul mutuo sociale (per i redditi bassi, ma secondo il leader de La Destra vale solo per chi abita nel Lazio da 10 anni). E quelli di M5S sulle opere di urbanizzazione secondaria. Commento positivo del presidente dell'Ance Lazio (associazione costruttori), Luca Petrucci: «Le modifiche al piano casa diventano legge restituendo certezze a tutti gli operatori e dando una speranza che si possa ridare vita all'industria delle costruzioni, duramente colpita dalla crisi. E' stata una vicenda paradossale, caratterizzata da tempi, nella discussione e soprattutto nel processo legislativo, incompatibili con la congiuntura che stiamo vivendo. Possiamo sperare che con queste modifiche e con una prospettiva di due anni si possa dare concretezza a operazioni di rigenerazione urbana e di housing sociale che tutti, a parole, auspicano, ma che risulta complesso realizzare». Edoardo Bianchi, presidente dell'Acer (costruttori romani): «Le nuove disposizioni danno ora un quadro normativo chiaro che permette di superare le incertezze». Dalla minoranza, Di Paolo (Ncd): «Questa legge conferma e in alcuni casi addirittura amplia le maglie del piano Polverini». M5S: «Legge inutile e dannosa». Dalla maggioranza il capogruppo del Pd, Vincenzi: «La programmazione urbanistica compie un salto di qualità».
Mauro Evangelisti
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