Covid a Perugia, assessore positivo: chiuso il Consiglio regionale

Una seduta del consiglio regionale
di Fabio Nucci
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Giovedì 24 Settembre 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 09:33

PERUGIA - L’ondata di contagi di settembre in Umbria non ha risparmiato un componente della giunta regionale, l’assessore Enrico Melasecche, risultato positivo al Covid-19. Contagiati anche il direttore regionale, Stefano Nodessi Proietti, e due collaboratori dell’assessorato alle Infrastrutture. Ne è nata un’indagine epidemiologica imponente che ha portato alla chiusura della sede di Piazza Partigiani, prima, di Palazzo Cesaroni poi, vista la presenza di Melasecche, nei giorni scorsi, alla seduta dell’Assemblea legislativa. «Tutte le adeguate azioni necessarie a contenere la diffusione del virus sono state messe in atto», ha precisato la Regione, spiegando che tutti i contatti sono stati tracciati. Tra questi, anche la governatrice Donatella Tesei che a titolo precauzionale è stata sottoposta a tampone che ha dato esito negativo. Stesso risultato anche per il capo di gabinetto, il suo staff e gli altri assessori regionali.

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La “macchina operativa” anti-Covid è subito scattata, coordinata dal commissario straordinario Antonio Onnis e ha portato alla sanificazione di Palazzo Donini, dove tutti gli appuntamenti pubblici in calendario sino a sabato sono stati annullati. Tutto il personale è stato controllato e non sono emerse positività. Il protocollo ha interessato anche Palazzo Cesaroni che resterà chiuso fino al 28 settembre anche per consentire la sanificazione dei locali che inizierà già oggi. Tutto il personale, avvisato tramite mail, è stato collocato in modalità “lavoro agile” fino a lunedì quando, salvo eventuali contrordini, sarà comunicata ufficialmente la riapertura della sede.
I quattro positivi sono in isolamento domiciliare con pochi sintomi e anche l’assessore Melasecche ha detto di star bene e di essersi recato, ieri mattina, in ospedale a Terni, una volta appresa della positività del direttore Nodessi con cui nei giorni precedenti aveva lavorato a stretto contatto. «Ho informato immediatamente la Giunta cui stavo partecipando in videoconferenza e il presidente dell’assemblea legislativa, vista la mia presenza in aula, martedì, a Palazzo Cesaroni. Continuerò a lavorare anche con tutti i collaboratori in smart working, affinché non si riduca l’impegno profuso in questi mesi verso gli obiettivi strategici che la Giunta ha iniziato a conseguire». I controlli si sarebbero estesi a oltre duecento persone (almeno un’ottantina in Regione), tra le quali ci sono anche figure nazionali «di grande rilievo», fanno sapere da Palazzo Donini, e tutti sono stati inseriti nel tracciamento dei contatti «nella massima riservatezza». Tra questi, il ministro Paola De Micheli, con cui una settimana fa l’assessore ha avuto un incontro istituzionale cui era presente anche l’ex governatore delle Marche Luca Ceriscioli, e il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, incrociato sabato al Cortile di Francesco. Il tracciamento dei contatti in ogni caso continua e ieri intanto anche tutti i consiglieri regionali umbri si sono sottoposti a tampone.
A seguito di incontro istituzionale, anche il sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali, si è posto in auto isolamento, sottoponendosi a titolo precauzionale a doppio tampone. Ne ha dato notizia lui stesso in un post, dopo aver ricevuto la comunicazione della Usl Umbria 1.

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