Anpi all'attacco: «Ma quale battaglia, Aprilia fu liberata»

Anpi all'attacco: «Ma quale battaglia, Aprilia fu liberata»
di Raffaella Patricelli
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Venerdì 28 Maggio 2021, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 10:46

Ricorre oggi la Giornata dedicata alla Battaglia di Aprilia. Una cerimonia già molto discussa, verso cui proprio l'Anpi ha rivolto più volte molte critiche. Il professor Filippo Fasano, del circolo Vittorio Arrigoni, torna sulla vicenda. «Abbiamo già espresso ripetutamente il nostro totale ragionato dissenso nel metodo e nel merito a proposito della cosiddetta Giornata della Battaglia di Aprilia che ricorre il 28 Maggio. Dice Fasano - la Delibera Comunale approvata il 31 Gennaio 2013 dichiara nel testo l'intenzione di celebrare annualmente la Liberazione di Aprilia» (parole dell'allora Assessore alla  cultura Fabio Malecchi)  dopo i drammatici quattro mesi di scontri sul nostro territorio tra gli alleati sbarcati ad Anzio Nettuno il 22 Gennaio del 1944 e i tedeschi occupanti a cui si aggiunsero reparti fascisti della RSI. Gli scontri provocarono un numero imprecisato e altissimo di caduti e dispersi (12.000 dicono alcune fonti) e la distruzione del Borgo. L'Anpi non partecipò alla discussione della Commissione cultura precisa Fasano - che intendeva dedicare quel giorno al ricordo di quei mesi dolorosi perché non invitata, ma presentò un contributo con una nota in cui si dichiarava favorevole alla proposta proponendo e motivando la dicitura: Giornata della Liberazione di Aprilia dal nazifascismo.  La ricorrenza oggi si chiama invece: La Giornata della Battaglia. Che senso ha celebrare una Battaglia? Si chiede Fasano - la veridicità storica è compromessa dalla superficialità di rappresentare in una data  un dramma che durò oltre quattro mesi. Una semplificazione incomprensibile ai più se non una vera e propria falsificazione storica come dimostra anche il prezioso e attento contributo del compianto Gianfranco Compagno che sulla Delibera comunale è svariate volte intervenuto citando, tra l'altro, Pier Giacomo Sottoriva, uno dei più esperti conoscitori degli avvenimenti della II Guerra Mondiale in Agro pontino». Oggi, prima di tutto, secondo l'Anpi si ricorda la liberazione per la città di Aprilia dalla morsa del nazifascismo. Altre interpretazioni non servono e non corrispondono alla verità.
Raffaella Patricelli
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