Angelo morì in un incidente, ferita la sorella in un tamponamento

Angelo morì in un incidente, ferita la sorella in un tamponamento
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Sabato 30 Gennaio 2021, 05:00
LA STORIA
«Sono sicura che è stato Angelo che l'ha protetta». Così ha commentato Loreta Jaku, dipendente del Comune di Cisterna e mamma del 17enne Angelo Mattoccia deceduto in un incidente stradale avvenuto nel mese di ottobre sulla Migliara 53. Il sinistro questa volta è toccato alla figlia. Ironia della sorte il telefono le ha squillato sempre di giovedì, e chiaramente è stato un colpo al cuore quando ha saputo che la sorella di Angelo era rimasta coinvolta in un incidente stradale. «Si è trattato di un incidente, avvenuto di mattina sulla via Appia - ha raccontato -. Secondo quanto ricostruito, mia figlia era ferma al semaforo ed è stata tamponata da un'auto che andava a velocità sostenuta. A causa del colpo ha riportato forti dolori alla schiena e contusioni, oltre allo spavento, ma fortunatamente cammina ed è salva. Quando mi ha chiamato al telefono per raccontarmi che stava andando in ospedale è stato un colpo al cuore e si è riaperta la ferita ancora fresca di quanto accaduto ad Angelo, un giovedì di soli tre mesi fa. Sono convinta che sia stato lui a proteggerla e a evitare che anche questa storia si trasformasse in tragedia. Oggi sono andata al cimitero per ringraziarlo. Chissà, magari è stato il suo modo per essere presente». Laureta Jaku, nel frattempo, è diventata responsabile regionale del Lazio dell'associazione nazionale Familiari vittime della strada e si sta muovendo perché, tramite il suo ruolo, possano verificarsi sempre meno situazioni simili sulle strade di Cisterna e della provincia di Latina. «Ho già avuto modo di parlare con il presidente della Provincia Carlo Medici e il Prefetto di Latina Maurizio Falco - ha concluso -, che mi hanno confermato il loro interesse alla causa e che intendono prendersi l'impegno di mettere in sicurezza le strade del territorio secondo le loro possibilità. Nel frattempo mi preme lasciare un messaggio ai giovani che è quello di guidare in sicurezza, con le cinture e senza cellulare. Mandare un messaggio mentre si guida può costare anche la vita».
Bianca Francavilla
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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