Yahya Sinwar, tunnel e spostamenti quotidiani: così il leader di Hamas è riuscito a scappare

Per due volte negli ultimi giorni l'esercito israeliano è stato vicino ai luoghi dove era nascosto il leader di Hamas a Gaza: la mente della strage del 7 ottobre non si trattiene mai a lungo nello stesso posto

Il capo di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar
di Silvia Sfregola
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 08:27

La caccia a Yahya Sinwar, il capo politico di Hamas nella Striscia di Gaza, continua senza sosta. È lui il ricercato numero uno nella lista di Tel Aviv che, tramite volantini in arabo lanciati sulla Striscia, ha offerto somme sostanziose per chi dia informazioni utili alla sua cattura. Da settimane la guerra in Medio Oriente si è spostata sempre più a sud: nei giorni scorsi le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver attaccato obiettivi di Hamas a Rafah, al confine tra Gaza e l'Egitto. Nei raid - secondo l'esercito - sono stati centrate postazioni militari, magazzini di armi, sale operative di comando e torrette di avvistamento della fazione islamica.

Tutte installazioni funzionali alle operazioni di contrabbando verso la Striscia di mezzi di combattimento e alla sottrazione, naturalmente, di aiuti umanitari.

Ma secondo alcune indiscrezioni c'è anche un altro motivo: impedire al leader di Hamas, Sinwar, di fuggire da Gaza verso il Sinai egiziano, visto che quella zona lungo la frontiera - chiamata "Asse Filadelfia" - è densa di tunnel scavati dai miliziani. Finora di lui non c'è traccia. Proprio a Jabalya, Israele ha reso noto di aver trovato un tunnel di Hamas in una stanza di bambini, con una culla, nel piano seminterrato di un edificio. E ha fatto sapere di aver scoperto anche un mega sistema di tunnel per una lunghezza di circa 4 chilometri alla profondità di 50 metri, tracciato da Mohammad Sinwar, fratello di Yahya, a poca distanza dal valico di Erez tra Israele e la Striscia. Un tunnel usato secondo il portavoce militare, per l'attacco dello scorso 7 ottobre ai kibbutz di frontiera. 

 

Le ultime mosse di Sinwar: il capo di Hamas fuggito a Sud

Secondo i rapporti dell'intelligence, negli ultimi giorni, le truppe israeliane sarebbero state vicine alla cattura di Sinwar che per Tel Aviv rappresenta la mente delle atrocità compiute il 7 ottobre. Nelle scorse settimane il leader jihadista, sarebbe addirittura sfuggito per un pelo alla cattura da parte dell'esercito di Netanyahu e dello Shin Bet, l'agenzia di sicurezza. All'inizio di dicembre le truppe dell'Idf hanno circondato la sua casa a Khan Yunis, dove credevano che il capo dei terroristi fosse nascosto sottoterra. Ma l'operazione non è andata a buon fine. E secondo quanto riportato dal quotidano del Regno Unito “The Telegraph”, di fronte alle polemiche sul perché Sinwar non fosse stato ancora eliminato, il capo di Stato maggiore Herzi Halevi avrebbe ricordato al governo che «gli Stati Uniti hanno impiegato dieci anni per localizzare e uccidere Osama bin Laden».

 

Israele-Hamas, chi rifiuta la tregua

Israele e Hamas stanno conducendo negoziati «molto seri» per una nuova tregua sul terreno che consenta il rilascio di ostaggi israeliani e l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Ne sono convinti gli Stati Uniti ma il voto all'Onu è slittato «per dare più tempo alla diplomazia», aveva annunciato il presidente di turno del Consiglio, a quanto pare proprio su richiesta degli Usa. I colloqui tra le parti, ancora mediati da Qatar ed Egitto, si scontrano però sulle condizioni poste dalla fazione palestinese, che vorrebbe un cessate il fuoco duraturo, e sull'ostilità di Benyamin Netanyahu. «La guerra continuerà fino a che Hamas non verrà eliminato, fino alla vittoria», ha ribadito per l'ennesima volta il premier israeliano. «Chi pensa che ci fermeremo, non è collegato alla realtà», ha tagliato corto, gelando le aspettative della comunità internazionale e smentendo quindi l'apertura del giorno prima del presidente Isaac Herzog. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è intanto arrivato al Cairo per discuterne con funzionari egiziani, dopo una prima tappa a Teheran. Al ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, Haniyeh ha assicurato che la sua organizzazione è pronta al cessate il fuoco, ma ha aggiunto che non lo negozierà finché Israele continuerà ad attaccare la Striscia di Gaza. «L'aggressione contro il popolo di Gaza da parte del regime sionista è senza precedenti», ha affermato. Secondo fonti israeliane alla Cnn, infatti, Israele e Hamas non sono affatto «vicini a un accordo finale al momento».

La trattativa per il rilascio degli ostaggi

Israele ritiene che 129 ostaggi, rapiti durante la strage del 7 ottobre, siano ancora a Gaza, sebbene 21 di loro siano morti. La pressione politica sul primo ministro Benjamin Netanyahu, per garantire il ritorno dei prigionieri a casa, cresce ogni giorno di più. Secondo i funzionari palestinesi Hamas rifiuterà le offerte di una pausa temporanea e chiederà invece lo stop permanente dei combattimenti. «La posizione di Hamas resta quella di non desiderare pause umanitarie. Hamas vuole la fine completa della guerra israeliana a Gaza», ha rivelato all'agenzia di stampa “Reuters” un funzionario palestinese.

La caccia al leader di Hamas, Sinwar

Per due volte negli ultimi giorni, l'esercito israeliano sarebbe stato vicino ai tunnel e ai luoghi dove si sono nascosti Sinwar ma anche Mohammed Deif, il capo delle Brigate al Qassam, l'ala militare della fazione. Dopo 75 giorni di bombe e morti (per il ministero di Hamas il bilancio è salito a 20mila vittime) la guerra non diminuisce di intensità nonostante gli appelli della comunità internazionale per proteggere i civili. L'Idf è impegnato a smantellare le roccaforti di Hamas e ha scoperto proprio nel centro di Gaza City, nella zona di Piazza Palestina del quartiere Rimal, un importante «quartier generale» della fazione islamica, una «vera e propria città terroristica sotterranea» al cui interno operava la sua leadership amministrativa e militare ed aree utilizzate nel tempo da Ismail Haniyeh, Sinwar e Deif. Nelle zone di Khan Yunis e di Rafah, entrambe nel sud della Striscia, si stanno invece concentrando i combattimenti più intensi tra miliziani e soldati. Nella caccia a Sinwar, l'esercito è arrivato vicino ai tunnel che sono nell'area fuori e dentro Khan Yunis, dove l'Idf è convinto si sia rifugiato il leader di Hamas dopo essere fuggito dal nord dell'enclave palestinese. Sinwar è di casa a Khan Yunis, dove è nato e cresciuto. Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant, spiegando l'importanza strategico-militare di conquistare la città, l'ha definita «la nuova capitale del terrorismo». Per ora, la mancata cattura o uccisione di Sinwar sarebbe dovuta al fatto che il leader jihadista non si trattiene mai a lungo nello stesso posto.

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