Trump, il rapporto della "talpa": «Casa Bianca tentò di bloccare i dati della telefonata a Zelensky»

Trump, il rapporto della "talpa": «Casa Bianca tentò di bloccare i dati della telefonata a Zelensky»
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Giovedì 26 Settembre 2019, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 18:19

Avrebbe agito in buona fede la "talpa" che ha presentato la denuncia sulla telefonata tra Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «La talpa ha agito in buona fede, senza alcuna motivazione politica, ha fatto la cosa giusta», ha detto il capo degli 007 Usa, Joseph Maguire, durante la sua testimonianza davanti alla commissione intelligence della Camera, spiegando che la 'spiatà dello 007 che oggi vive sotto protezione era motivata da «serie preoccupazioni».

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La testimonianza di Maguire è di fatto il primo passo dell'inchiesta formale di impeachment contro il presidente.
Maguire è chiamato soprattutto a spiegare perchè la denuncia della talpa, in cui furono svelati i contenuti della telefonata di Trump al leader ucraino, non ebbe seguito.

«Nei giorni successivi» alla telefonata del 25 luglio fra Donald Trump e il leader ucraino alcuni «funzionari della Casa Bianca sono intervenuti» per bloccare e mettere in sicurezza «le informazioni relative alla chiamata, soprattutto la trascrizione parola per parola. Queste azioni mettono a mio avviso in evidenza che i funzionari della Casa Bianca avevano capito la gravità di quanto emerso durante la conversazione». È quanto emerge dalla denuncia della talpa. La denuncia è contenuta in nove pagine indirizzate ai presidenti delle commissioni di intelligence di Camera e Senato, Richard Burr e Adam Schiff.

La talpa riferisce di aver raccolto «negli ultimi quattro mesi» preoccupazioni da parte di una decina di funzionari americani su tentativi del presidente di usare il suo potere per sollecitare interferenze da parte di un paese straniero nelle elezioni del 2020.

«Non ho assistito direttamente a molti degli eventi descritti» ammette la talpa. «In ogni caso ho ritenuto i racconti dei miei colleghi credibili perché, in diversi casi, altri funzionari hanno riportato ricostruzioni in linea con le loro» aggiunge la talpa, riferendo come nei giorni successivi alla telefonata fra Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky la Casa Bianca cercò di bloccare e emetter al sicuro i dati e le informazioni relative alla conversazione.
 


«Funzionari della Casa Bianca mi hanno detto di aver ricevuto indicazioni dai legali della Casa Bianca di rimuovere la trascrizione elettronica dal sistema computerizzato interno in cui trascrizioni simili sono solitamente conservate» osserva la talpa. «La trascrizione è stata quindi caricata su un sistema elettronico separato usato per la raccolta di informazioni riservate di natura particolarmente sensibile - aggiunge la talpa -. Un funzionario della Casa Bianca ha descritto questa azione come un abuso del sistema elettronico in quanto la telefonata non conteneva nulla di sensibile da un punto di vista della sicurezza nazionale». 
 

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