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Trump arrestato nel carcere di Atlanta, scattata la foto segnaletica: è la prima volta per un ex presidente Usa. Rilasciato su cauzione scrive: «Mai arrendersi»

Gli aggiornamenti in diretta sull'arresto dell'ex presidente Usa

Trump arrestato, atteso stasera al carcere di Atlanta: uscirà pagando una cauzione da 200mila dollari

Trump: mai arrendersi

Donald Trump posta la sua foto segnaletica su Truth accompagnata dalla scritta: «Interferenze elettorali, mai arrendersi».

 

Trump rilasciato dal carcere di Atlanta

Donald Trump ha lasciato il carcere di Atlanta, dove si è consegnato per la sua quarta incriminazione ed è stato rilasciato dopo la schedatura e la foto segnaletica. Trump è diretto di nuovo all'aeroporto da dove decollerà in direzione Bedminster.

Per Trump foto segnaletica: è la prima volta

A Donald Trump è stata scattata per la prima volta la foto segnaletica, nel carcere di Atlanta durante le formalità del quarto arresto nell'inchiesta per il voto in Georgia. Si tratta di un momento storico: non era mai successo ad un ex presidente Usa.

Trump è stato schedato

Un metro e novanta per 97 chilogrammi, occhi blu e capelli «biondo o fragola». È la descrizione di Donald Trump, schedato al carcere della contea di Fulton ad Atlanta, in Georgia, dove l'ex presidente di trova ad affrontare la sua quarta incriminazione.

Donald Trump arrestato nel carcere di Atlanta

Donald Trump è stato formalmente arrestato nel carcere di Atlanta per 13 capi di imputazione, tra cui cospirazione e violazione della legge anti racket, nel procedimento che lo vede imputato per aver tentato di sovvertire il voto in Georgia nel 2020. Lo rende noto l'ufficio dello sceriffo locale. Si tratta per lui del quarto arresto.

Trumpo è arrivato al carcere di Atlanta

Donald Trump è arrivato al carcere della contea di Fulton ad Atlanta, in Georgia, per la sua quarta incriminazione.

Trump alza il pollice prima di consegnarsi

Scendendo dal suo jet, Donald Trump ha salutato e ha alzato il pollice per dire che va tutto ok (un suo gesto abituale) prima di arrivare con un corteo di suv scuri al carcere di Atlanta per un altro storico arresto, questa volta per aver tentato di sovvertire il voto in Georgia nel 2020.

Decine di fan davanti al carcere di Atlanta

Sono diverse decine i fan di Donald Trump radunati da ore con cartelli e striscioni vicino al carcere di Atlanta a sostegno del tycoon, prima che si costituisca per l'arresto nel procedimento sul voto in Georgia. Alcuni cantano il suo nome o slogan come «caccia alle streghe», altri indossano costumi o suonano trombe.

Il penitenziario è però blindato e il traffico intorno bloccato.

 

 

Trump atterrato ad Atlanta per costituirsi

Donald Trump è atterrato col suo jet personale ad Atlanta, dove si costuirà in carcere per le formalità dell'arresto (con rilascio immediato su cauzione) nel procedimento per il tentativo di sovvertire il voto in Georgia nel 2020.

Trump attacca la pm di Atlanta poco prima dell'arresto

Poco prima di costituirsi per l'arresto nel procedimento che lo vede imputato per aver tentato di sovvertire il voto in Georgia, Donald Trump torna ad attaccare la procuratrice «spregevole e della sinistra radicale» Fani Willis, accusandola di perseguire ingiustamente lui e non la criminalità nella sua città.

«Perché - scrive su Truth - ci sono così tanti omicidi ad Atlanta? Perché c'è così tanta criminalità violenta? La gente ha paura di uscire per comprare una pagnotta! Uno dei motivi principali è che la fallimentare procuratrice distrettuale, Fani Willis, che sta facendo campagna e raccogliendo fondi per 'incastrare Trump (proprio come gli altri!), non ha il tempo, i soldi o l'interesse per perseguire i veri criminali, anche quelli quelli veramente violenti, che stanno distruggendo Atlanta, e la sua cultura e il suo stile di vita, un tempo meravigliosi. Questo è ancora un altro giorno triste in America».

Trump in viaggio verso Atlanta

Donald Trump ha appena lasciato il suo golf club di Bedminster, New Jersey, diretto all'aerporto di Newark da dove decollerà per Atlanta, dove è atteso consegnarsi alle autorità per la sua quarta incriminazione alle 19.30 ora locale (1.30 in Italia).

Ex capo della Casa Bianca si consegna in Georgia

Mark Meadows, l'ex capo dello staff della Casa Bianca, si è consegnato alle autorità della Georgia, che lo hanno accusato insieme a Donald Trump di aver cercato di sovvertire il risultato delle lezioni del 2020 nello stato. La cauzione per lui è stata fissata a 100.000 dollari.

Trump cambia avvocato

Donald Trump cambia avvocato. Drew Findling, il legale che sinora ha guidato la difesa dell'ex presidente americano in Georgia, viene sostituito con Steven Sadow. Secondo una fonte citata dalla Cnn, alla base della decisione non c'è l'operato di Findling. Un'altra fonte vicina a Sadow descrive quest'ultimo, avvocato di Atlanta, come «il miglior penalista della Georgia».

«Il presidente non avrebbe mai dovuto essere incriminato - afferma Sadow in una dichiarazione - È innocente rispetto a tutte le accuse mosse contro di lui».

Nei giorni scorsi Trump ha confermato che nelle prossime ore si consegnerà alle autorità della Georgia, per essere incriminato con l'accusa di aver tentato di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 in quello stato.

Donald Trump è atteso in serata al famigerato carcere di Atlanta per l'arresto (con rilascio su cauzione da 200mila dollari), con foto segnaletica e rilevazione delle impronte digitali, dopo la quarta incriminazione per il tentativo di sovvertire il voto in Georgia nel 2020. L'ex presidente partirà dalla sua residenza in New Jersey e troverà un carcere blindato, con alte misure di sicurezza. Tornando al suo istinto a massimizzare l'effetto mediatico e a trasformare i suoi processi in show per screditare gli inquirenti e mobilitare i fan, il tycoon ha scelto di costituirsi in prime time per le tv, e forse di parlare di fronte a telecamere e reporter subito dopo l'arresto. Il 5 settembre invece l'udienza in cui dovrà dichiararsi colpevole o meno.

Secondo quanto riferito da un insider alla Cnn, la prassi prevede che all'arrivo in prigione all'imputato sia chiesto di mostrare la propria carta d'identità e poi di percorrere un lungo corridoio con stanze affollate e pareti di vetro piene di persone in attesa di pagare la cauzione.

L'imputato è quindi sottoposto al metal detector per individuare eventuali armi, prima che un funzionario del carcere legga le accuse ad alta voce. Seguono la scansione elettronica delle impronte digitali e la foto segnaletica, col timbro dell'ufficio dello sceriffo. In genere si devono dichiarare anche altezza e peso. All'imputato viene infine chiesto di firmare alcuni documenti. Dopo circa 25 minuti le formalità si concludono e l'imputato è libero di andarsene.

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