LA GIORNATA

Ucraina, Macron: «Non escludo invio di truppe». Da venerdì Svezia nella Nato, ok dal parlamento ungherese

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Guerra Ucraina, oggi vertice a Parigi. Macron chiama i leader europei: «Putin non vincerà, non siamo stanchi»

Macron: "Non escludo un futuro invio di truppe"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto stasera al termine della Conferenza di Parigi sull'Ucraina che l'invio di truppe occidentali in futuro non può «essere escluso». «Faremo tutto quello che c'è da fare affinché la Russia non possa vincere questa guerra», ha detto Macron: «per raggiungere quest'obiettivo, tutto è possibile» e l'invio di truppe occidentali, in futuro, non può «essere escluso».

Stoltenberg: "Con la Svezia siamo più forti e sicuri"

«Accolgo con favore il voto del Parlamento ungherese a favore della ratifica dell'adesione della Svezia alla Nato. Ora che tutti gli alleati hanno approvato, la Svezia diventerà il 32esimo alleato della Nato. L'adesione della Svezia ci renderà tutti più forti e più sicuri». Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, via social.

Svezia nella Nato già venerdì

La Svezia si accinge a diventare il 32esimo membro dell'alleanza militare, che si prepara ad accogliere Stoccolma già nella giornata di venerdì. L'adesione alla Nato sia della Svezia che della Finlandia nell'ultimo anno è una delle maggiori conseguenze geopolitiche della guerra della Russia in Ucraina. La Svezia mette così fine a due secoli di neutralità e di non allineamento militare per garantire la sicurezza dell'impegno di difesa collettiva della Nato. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson si era recato a Budapest venerdì per discutere di cooperazione in materia di difesa e sicurezza con il suo omologo ungherese, Viktor Orban. Come conseguenza del negoziato fra i due leader, l'Ungheria potrà acquisire quattro nuovi aerei da combattimento Gripen di fabbricazione svedese. Dei 194 parlamentari ungheresi che hanno votato oggi, solo sei hanno rifiutato l'adesione della Svezia.

Svezia nella Nato, la votazione in Ungheria

L'approvazione è avvenuta con 188 voti a favore, 6 contrari e nessun astenuto. Come ampiamente previsto, è caduto dunque anche l'ultimo ostacolo parlamentare a un'adesione del Paese nordico all'Alleanza atlantica che affronta la minaccia della Russia.

Svezia nella Nato: c'è l'ok del parlamento ungherese

Spianando definitivamente la strada all'adesione di Stoccolma all'Alleanza atlantica, il parlamento ungherese ha approvato a stragrande maggioranza l'ingresso della Svezia nella Nato.

Navalny sarebbe stato libero "in cambio di un ufficiale russo"

Maria Pevchikh, dirigente della Fondazione anticorruzione di Alexei Navalny, ha confermato che l'oppositore doveva essere rilasciato nell'ambito di uno scambio di prigionieri con gli Usa e la Germania. Lo scambio, ha aggiunto, doveva portare al rilascio anche di due cittadini americani detenuti in Russia in cambio di Vadim Krasikov, ex colonnello dei servizi di sicurezza russi Fsb, detenuto in Germania per omicidio.

Russia, chiesti 3 anni per dissidente Orlov

La pubblica accusa ha chiesto una condanna a due anni e 11 mesi di reclusione per il dissidente russo Oleg Orlov, già copresidente della fondazione Memorial alla quale è stato assegnato il Premio Nobel per la pace nel 2022. Lo riporta la testata online Mediazona. Orlov è accusato di «discredito» dell'esercito russo in base a una legge bavaglio che di fatto vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. 

Cremlino: assurde pressioni sulla madre di Navalny

Le accuse rivolte dalla famiglia di Alexei Navalny al Cremlino di avere fatto pressioni sulla madre dell'oppositore deceduto sono «assurde», ha affermato oggi il portavoce, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

La Russia ha perso 410.700 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra

La Russia ha perso 410.700 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 880 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 6.555 carri armati, 12.478 veicoli corazzati da combattimento, 13.037 veicoli e serbatoi di carburante, 9.993 sistemi di artiglieria, 1.000 sistemi di razzi a lancio multiplo, 686 sistemi di difesa aerea, 340 aerei, 325 elicotteri, 7.707 droni, nonché 25 imbarcazioni e un sottomarino.

Tajani: accordo con Kiev è un accordo politico

Il patto decennale tra Italia e Ucraina è «un accordo politico, non è un trattato internazionale» e «non è vincolate, è un impegno politico che abbiamo così come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, la Danimarca».

Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a 24 Mattino su Radio 24. I «punti principali» sono «un'assistenza per la ricostruzione, un'assistenza militare, una assistenza anche politica, noi organizzeremo dei business forum, una serie di eventi», ha proseguito.

Borrell: "Proporrò un fondo aiuti a Kiev per droni e AI"

«Lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione di intelligenza artificiale sarà decisivo. Proporrò agli Stati membri» della Ue «un fondo di aiuti a Ucraina per lo sviluppo degli strumenti nuovi di questa guerra; i droni e l'intelligenza artificiale». Lo afferma l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell, in un'intervista oggi al media online elDiario.es, in concomitanza dell'inizio del terzo anno dell'invasione russa in Ucraina e a tre mesi dalle elezioni europee. Secondo il capo della diplomazia europea, «a fronte degli attacchi in massa di droni di piccole dimensioni, come uno sciame di vespe, l'alternativa difensiva è interferire nel sistema di comunicazioni». E per questo la Ue «deve apportare munizioni classiche e appoggiare» l'esercito ucraino «negli aspetti moderni della guerra come l'intelligenza artificiale». A tal fine «bisogna sviluppare la tecnologia basata su un altro tipo di guerra» e gli ucraini «lo fanno con grande abilità, ma hanno bisogno di più» droni.

Gli scontri più pesanti a Marinka, nel Donetsk

Gli scontri più pesanti tra le truppe russe e quelle ucraine stanno avvenendo nella zona di Marinka, in Donetsk, riferisce lo stato maggiore di Kiev su Facebook. «Nelle ultime 24 ore si sono verificati nell'area 95 combattimenti: le forze di difesa ucraine hanno respinto 40 attacchi». «Il nemico ha lanciato 11 attacchi missilistici e 98 attacchi aerei, 129 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo sulle posizioni delle nostre truppe e sulle aree popolate. A seguito degli attacchi ci sono feriti e morti tra i civili. Edifici residenziali e infrastrutture sono stati distrutti o danneggiati», ha scritto lo stato maggiore.

Il capo di stato maggiore delle forze armate russe visita il comando delle truppe

Il capo di stato maggiore delle forze armate russe, il generale Valery Gerasimov, ha visitato il posto di comando della 58a armata combinata del distretto militare meridionale nella zona delle operazioni militari speciali. Lo ha riferito - come riporta la Tass - il Ministero della Difesa russo precisando che Gerasimov ha ascoltato un rapporto sulla situazione militare e consegnato riconoscimenti . Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo.

 

Attacco a Sumy, morta una coppia

Lo stato maggiore ucraino ha reso noto che nella notte l'esercito russo ha attaccato il Paese con missili e droni: un'abitazione privata è stata colpita nella città nord-orientale di Sumy, due coniugi sono morti. «I terroristi russi hanno commesso ancora una volta un terribile crimine contro la popolazione civile della regione di Sumy. Bombe guidate hanno colpito la comunità Yunakovsky. Sono morti due coniugi che erano a casa. Un edificio residenziale privato è stato distrutto, cinque sono rimasti danneggiati», ha riferito l'amministrazione militare locale. Secondo l' Aeronautica militare ucraina un missile Iskander-M è stato lanciato dalla Crimea, due missili S-300 dalla regione di Belgorod, tre missili aerei guidati Kh-59 e uno Missile anti-radar Kh-31P dalla parte occupata della regione di Zaporizhzhia in Ucraina. Sono stati lanciati inoltre 14 droni Shahed dalla regione di Kursk.

Il presidente francese Emmanuel Macron terrà oggi a Parigi un vertice in sostegno dell'Ucraina al quale prenderà parte la maggioranza dei leader europei. Una ventina di capi di Stato e di governo riaffermeranno all'Eliseo la loro unità al fianco di Kiev e contro l'aggressione militare lanciata due anni fa da Mosca. L'evento sarà aperto da un intervento in collegamento video di Volodymyr Zelensky. Assenti i leader dei due Paesi europei più riluttanti a sostenere l'Ucraina, ovvero l'Ungheria e la Slovacchia.

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L'obiettivo è «rimobilitare ed esaminare tutti i mezzi per sostenere efficacemente l'Ucraina», afferma l'Eliseo in una nota. «Si tratta di contraddire l'impressione che le cose stiano andando a rotoli, ribadendo che non siamo stanchi e che siamo determinati a fermare l'aggressione russa. Vogliamo inviare un chiaro messaggio a Putin che non vincerà in Ucraina», sottolinea la presidenza francese. «Tutti stanno facendo tutto il possibile in termini di consegna degli armamenti.

Dobbiamo riuscire a fare meglio tutti insieme, ciascuno secondo le proprie capacità», aggiunge l'Eliseo.

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