Avrebbero potuto esserci Leonardo di Caprio e Kate Winslet nel Titan. Perché il sogno di Stockton Rush era quello di portare gli attori del film Titanic a vedere il relitto. Ma, in realtà, non era l'unico obiettivo del Ceo di OceanGate, la società che ha costruito il sommergibile dove hanno perso la vita cinque persone (tra cui lui). Nell'intervista del 2017 alla rivista di design Fast Company dice molto di più.
Il vero obiettivo
Permettere ai propri clienti miliardari di essere accompagnati dai membri del cast di uno dei film più importanti della storia del cinema.
Il profitto
"Saremo ricchi con i viaggi sul Titanic", ha proseguto Rush. I soldi, dunque, erano parte delle sue ambizioni. "Il Titanic è il punto in cui passiamo da startup a business continuativo. È davvero un'esperienza che cambia la vita e non ci sono molte cose del genere". Si lancia anche in un confronto con altre esperienze. "Piuttosto che spendere 65.000 dollari per scalare l'Everest, magari morire e passare un mese in un misero campo base, si può cambiare la propria vita in una settimana". Frasi che suonano strane dopo quanto accaduto. Visto che lui stesso ha perso la vita su quel sommergibile.
Il sogno di vedere Marte
Il Titanic non era il primo obiettivo di Rush. "Volevo essere la prima persona su Marte", dice il Ceo. A 19 anni è diventato il più giovane pilota al mondo abilitato al trasporto di jet e poi ha conseguito una laurea in ingegneria aerospaziale a Princeton. Ha lavorato su F-15 e programmi missilistici anti-satellite, con l'obiettivo di prendere parte eventualmente al programma spaziale. Ma poi ha dovuto cambiare tutto. Nel nuovo progetto, però, ha trovato la morte.