Putin sta vincendo la guerra? Dalla controffensiva di Kiev in stallo alla produzione di armi, i segnali che preoccupano la Nato

Putin sta vincendo la guerra? Dalla controffensiva di Kiev in stallo alla produzione di armi, i segnali che preoccupano la Nato
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 13:21

Secondo i media britannici Vladimir Putin sta vincendo la guerra in Ucraina. Lo stallo della controffensiva ucraina e l'arruolamento di altri uomini nell'esercito russo sono un pesismo segnale. E l'accoglienza a braccia aperte in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi ricevuta dallo Zar e il suo successivo incontro a Mosca con il presidente del regime che sponsorizza le azioni terroristiche del 7 ottobre di Hamas, vale a dire l'iraniano Ebrahin Raisi, dimostrano che il tentativo dell'Occidente di isolare la Russia dopo l'inizio dell'aggressione dell'Ucraina è fallito.

Putin, il monito di Biden

Anche ieri Joe Biden, presidente americano, ha ripetuto: «Se Putin conquista l'Ucraina non si fermerà lì...

non possiamo lasciare che vinca. Finirà per attaccare un alleato della Nato». Ma il monito di Biden, che era rivolto al Congresso americano perché approvi i fondi aggiuntivi per gli aiuti all'Ucraina, ma che in realtà parla a tutti gli alleati, affonda in un Occidente sempre più stanco, diviso e rassegnato, in cui porzioni sempre più importanti dell'opinione pubblica (in Italia ma anche nelle grandi università americane) si schierano con Hamas, dunque con l'Iran, dunque con la Russia.

Scrive Con Coughlin, opinionista del quotidiano britannico The Telegraph: «Putin sta intensificando i suoi sforzi per recuperare il vantaggio militare, utilizzando le forti entrate petrolifere del paese per militarizzare l’economia russa, il che ha portato ad un aumento significativo della produzione di armi. Putin ha anche autorizzato un aumento di 170.000 unità dell’esercito russo. Spera che ciò possa aiutare gli sforzi volti a conquistare obiettivi strategici chiave, come la città orientale di Avdiivka nella regione del Donbas, teatro dei recenti pesanti combattimenti tra le forze russe e ucraine».

La morte di Prigozhin ha reso Putin più forte

La morte misteriosa di uno dei possibili concorrenti interni, il capo della Wagner Prigozhin, ha rinforzato Putin, perché ha potuto dare una dimostrazione: tiene ancora saldo il potere in Russia, un elemento che poteva essere stata messo in discussione dopo la clamorosa rivolta del gruppo di mercenari. Da quando Prigozhin è morto nell'incidente aereo nessuno osa più criticare lo Zar o mettere in dubbio le scelte fatte durante il conflitto dal Cremlino.

Paradossalmente, l'archiviazione dell'obiettivo iniziale di marciare su Kiev per instaurare un regime fantoccio e le prime vittorie dell'Ucraina che prima dell'estate aveva riconquistato pezzi importanti dell'Est del Paese, ora aiutano Putin ad affermare una narrazione efficace: qualsiasi risultato che non sia il ritorno alla situazione pre 2014 apparirà come una vittoria.

Scrive l'editorialista di The Telegraph: «Qualsiasi conclusione che porti il ​​Cremlino a conservare aree significative del territorio ucraino sarà salutata come una vittoria. Un simile risultato rappresenterebbe una sfida significativa per l’alleanza occidentale, poiché la sua capacità di resistere all’aggressione russa sarebbe messa in discussione dopo tutto il sostegno militare che ha dato all’Ucraina. Ciò incoraggerebbe anche Putin a credere di poter intraprendere ulteriori atti di aggressione sul fianco orientale della Nato, con la consapevolezza che l’Occidente non ha né le risorse né la determinazione per resistere alle mire espansionistiche del Cremlino».

Putin può sperare in un brillante 2024 per vari motivi (sempre premettendo che le cose in Russia sono ogni volta sorprendenti e imprevedibili): pezzi non banali dell'Unione europea sostanzialmente sono dalla sua parte, come mostrano le posizioni dell'ungherese Orban; il prossimo anno si voterà in Russia, Putin ha un controllo totale del Paese, le possibilità che non vinca sono pare a zero; ma nel 2024 si voterà anche negli Stati Uniti per le presidenziali e comunque vada a finire l'America né uscirà sfiancata.

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