Patriarca Kirill, l'ultima sparata: «La bomba atomica della Russia è da benedire, è protetta da San Serafino»

Il Patriarca ha fatto queste bizzarre osservazioni durante la consegna di una onorificenza al fisico Radiy Ilkayev, direttore scientifico onorario del Centro nucleare federale russo

Patriarca Kirill, l'ultima sparata: «La bomba atomica della Russia è da benedire, è protetta da San Serafino»
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 20:32 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 11:09

Dopo avere definito satanico tutto l'Occidente perchè sta corrompendo i costumi della Russia con l'introduzione della cultura gay e dopo avere definito benedetto le bombe russe che cadono in Ucraina, il Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha fatto una altra uscita delle sue, dichiarato che le armi nucleari della Russia, sviluppate nella città di Sarov, sono state provvidenziali perchè hanno permesso al Paese di rimanere libero e indipendente in tutti questi anni. Ha anche aggiunto che le bombe atomiche e le testate atomiche russe sono poste sotto la protezione di San Serafino. Il Patriarca ha fatto queste bizzarre osservazioni durante la consegna di una onorificenza al fisico Radiy Ilkayev, direttore scientifico onorario del Centro nucleare federale russo.

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L'uscita di Kirill

«Ilkayev, lo dico con sicurezza, è un grande scienziato russo.

Dirige il centro nucleare -  ha detto - lo stesso che fu creato dal fisico e direttore del progetto di bomba nucleare sovietica Igor Kurchatov. Se non fosse stato per il lavoro di Kurchatov, Ilkayev e dei loro colleghi, è difficile dire se il nostro Paese esisterebbe oggi. Hanno creato l'arma sotto la protezione di San Serafino di Sarov perché, per ineffabile provvidenza divina, quest'arma è stata creata nel monastero di San Serafino. Grazie a questo potere, la Russia è rimasta indipendente e libera e, naturalmente, tutti noi dobbiamo conservare nel cuore e nella memoria questa straordinaria impresa dei nostri scienziati, che hanno praticamente salvato il Paese». 

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