Mariupol è sotto assedio. La citttà dell'Ucraina sud-orientale, importante scalo portuale sul Mar d'Azov, è finita in queste ore nel mirino dell'esercito russo e delle truppe separatiste del Donbass. Una vera e propria manovra a tenaglia, con l'obiettivo di "stritolare" Mariupol e sottrarla al controllo dell'Ucraina. La città ha subito pesanti bombardamenti e, a pochissimi chilometri dal centro, la resistenza vede gli ucraini coinvolti su due fronti: da est arrivano gli indipendentisti del Donbass, da ovest i russi (che sulla costa meridionale hanno già preso Melitopol e Berdyansk). Ma l'avanzata sembra ormai incontenibile e l'ultima trincea rimasta è Mariupol stessa.
Ucraina, torre tv di Kiev colpita dalle bombe russe: 5 morti, spente tutte le trasmissioni
Perché Mariupol è così importante per la Russia?
La città si trova nell'oblast di Donetsk, nel cui capoluogo 8 anni fa nasceva l'autoproclamata "Repubblica Popolare di Donetsk", riconosciuta come indipendente dalla Russia pochi giorni prima dello scoppio della guerra. Mariupol riveste per tanto un'importanza cruciale nei piani di Putin: la sua presa permetterebbe di creare un unico corridoio lungo tutta la tratta sud-orientale, che parte dalle regioni filorusse di Lugansk e Donetsk, fino a congiungersi alla Crimea (già sotto il controllo dei russi dal 2014).
«Ci stanno bombardando da 5 giorni»
«Sono cinque giorni che i quartieri residenziali vengono bombardati. Ci stanno colpendo con l'artiglieria, ci stanno bombardando, ci stanno colpendo con le forze aeree», ha detto Vadym Boichenko - sindaco di Mariupol - in una trasmissione in diretta sulla tv ucraina. «Abbiamo infrastrutture civili danneggiate: scuole, case. Ci sono molti feriti. Ci sono donne, bambini uccisi», ha aggiunto. Denis Pushilin, leader di Donetsk, ha dichiarato a Ria Novosti: «L'impegno di oggi è quello di assediare Mariupol».