Jeff Bezos, la Blue Origin è pronta a partire: nel mirino il record del rivale Sir Richard Branson

Il miliardario americano Jeff Bezos
di Simona Antonucci
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Lunedì 19 Luglio 2021, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 12:00

«Sono pronto», ha detto Jeff Bezos, lasciandosi immortalare in tenuta spaziale insieme con i suoi compagni di avventura e la squadra di Blue Origin. Entro 24 ore, il miliardario americano prenderà il volo fino a raggiungere 66 miglia di altitudine (110 chilometri) dalla superficie della terra sulla navicella New Shepard: 13 miglia più in alto del rivale miliardario Sir Richard Branson che si è lanciato tra le stelle l’11 luglio scorso, raggiungendo 86 chilometri.

«Stiamo costruendo le strade nello spazio per le prossime generazioni», ha dichiarato, «le imprese importanti nel cielo sono importanti anche per la terra». Parola di Jeffrey Preston Bezos, nato Jorgensen 57 anni fa, imprenditore statunitense, fondatore e presidente di Amazon, la più grande società di commercio elettronico al mondo, nonché fondatore e amministratore delegato di Blue Origin, società attiva nei voli spaziali, e proprietario del The Washington Post.

Il 20 luglio di 52 anni fa l’uomo sbarcava sulla Luna

Il 20 luglio di 52 anni fa l’uomo sbarcava sulla Luna. Domani (diretta su Focus, dalle ore 14.30), Bezos, in volo suborbitale con due generazioni, si aggiudicanda il primato di inaugurare l’era del turismo spaziale: un 18enne e una 82enne. La sindrome di Pierrot non ha età. Dopo il volo suborbitale dell’11 luglio di Richard Branson, il miliardario fondatore della Virgin Galactic, tutto è pronto per il lancio di un altro equipaggio di turisti spaziali, grazie alla navetta New Shepard della Blue Origin di Jeff Bezos. Insieme al miliardario patron di Amazon e al fratello Mark, la navetta, il cui lancio è fissato alle 15 ora italiana del 20 luglio, avrà a bordo la persona più anziana e la più giovane ad avere mai affrontato un volo suborbitale: l’82enne Wally Funk, e il 18enne Oliver Daemen. Parlando alla trasmissione “Good Morning America”, Bezos ha poi aggiunto: «l’obiettivo è quello di realizzare veicoli che portino le persone avanti e indietro nello spazio così da permettere ai giovani del domani di sfruttare le risorse dell’universo per migliorare la vita quaggiù».

La grande impresa di Blue Origin, ha sottolineato «è quella di arrivare a linee di volo commerciali suborbitali». Il New Shepard è alto 18 metri ed è dotato di un motore chiamato BE-3 che gli permette di accelerare verso lo spazio fino a quattro volte la velocità del suono (Mach 4) così come di tornare alla base rallentando fino a 8 chilometri all’ora.

Per i passeggeri (massimo 6) una capsula dotata anche di ampie finestre per godersi il panorama. Il lancio avverrà dal deserto del Texas e sarà il sedicesimo per la New Shepard, ma il primo con passeggeri a bordo.

Wally Funk e Oliver Daemen

Wally Funk è una pioniera dell’aviazione. Ex pilota, nel 1961 era stata coinvolta nel programma di addestramento femminile della Nasa, Mercury, poi cancellato. Il giovane Oliver Daemen è, invece, il figlio del manager Joes Daemen, che aveva partecipato all’asta lanciata da Bezos per ospitare un passeggero pagante. Prende il posto del vincitore, rimasto anonimo, che si era aggiudicato l’asta con 28 milioni di dollari e ha poi rinunciato per problemi di lavoro. Volerà in un successivo lancio. Il giovane Oliver ha un brevetto privato da pilota e a settembre intende cominciare a studiare fisica presso l’Università olandese di Utrecht.

Richard Branson

Nel giorno in cui il mondo ricorda il celebre sbarco sulla Luna dell’equipaggio dell’Apollo 11, Bezos e i suoi compagni di viaggio raggiungeranno circa 100 chilometri di quota. Potranno osservare l’esterno attraverso le ampie finestre della navetta, tra le più grandi di un veicolo del genere, e sperimentare la condizione di microgravità per circa tre minuti. Come è stato per il veicolo di Branson, anche la quello di Bezos Intersecherà la sua traiettoria con quella dell’atmosfera, per poi rientrare a Terra grazie a dei paracadute. Una gita tra le stelle, brevissima, quella di Bezos: durerà solo qualche minuto ma lo porterà oltre la linea di Kármán, il confine che simbolicamente separa l’atmosfera terrestre dallo spazio.

 

Linea simbolica per un giorno simbolico: quello che nel 1969 tenne con il fiato sospeso il mondo intero. Un evento, anche nel 2021 perché si tratta della prima missione che comprende un equipaggio a bordo dell’azienda aerospaziale di Bezos: il primo viaggio “turistico” che porterà un miliardario - e altri 3 passeggeri non astronauti - oltre i 100 chilometri dalla superficie terrestre.

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