Guerra Ucraina, i personaggi simbolo dopo due anni: dal battaglione Azov alla giornalista Ovsyannikova

Cosa è successo dopo due anni

Guerra Ucraina, i personaggi simbolo dopo due anni: dal battaglione Azov alla giornalista Ovsyannikova
4 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Febbraio 2024, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 11:41

La guerra non sembra fermarsi. Il 24 febbraio saranno due anni dal conflitto Russia - Ucraina. Caraterizzati non solo da morti e devastazioni, ma anche da personaggi simbolo e allo stesso tempo controversi che hanno cercato di combattere questo conflitto. Scopriamo insieme chi sono.

Guerra in Ucraina, attacco russo a Odessa e Dnipro. Zelensky: lanceremo una nuova controffensiva. Ancora sanzioni Ue a Putin

Volodomir Zelenskyj

Volodomir Zelensky è diventato l'uomo simbolo di questa guerra. Ucraino di origine ebraiche, lavora per anni in televisione come attore ed è autore di sketch comici. Il 21 aprile 2019 vince con il 73% dei voti diventando presidente dell Ucraina. Dal 24 febbraio 2022 ha dovuto affrontare un periodo molto difficile: l'attacco della Russia in Ucraina. Il presidente è diventato un simbolo del conflitto, indossando una t-shirt verde. Questo suo modo di vestirsi ha rappresentato appartenenza e vicinanza nei confronti del suo popolo, a partire dalle sue parole: «Sono con voi, sono uno di voi».

Non solo, anche i suoi discorsi tenuti nei parlamenti in giro per il mondo sono già storia della politica perché. Per lui ogni dettaglio conta e i simboli dicono più delle parole.

Olena Kurylo

Questa immagine rappresenta il volto di Olena Kurylo, una donna di 52 anni rimasta ferita il 24 febbraio 2022 in seguito a un “raketa” (un razzo) che ha colpito casa sua. Queste sono state le prime immagini di un volto sanguinato, con ferite, con lo sguardo perso. Attraverso questa foto la donna è riuscita ad incarnare tutta la paura di questa guerra. «Ero a casa, a Chuhuiv, che è a 40 chilometri da Kharkiv - così dopo il bombardamento -. La mattina sarei dovuta andare al lavoro, all’asilo nido N4, ma alle 5,50 è caduto il primo missile sulla pista dell’aeroporto. Il mio quartiere è vicino, infatti si chiama Aviator. Non mi sono spaventata molto, ma ho cominciato a raccogliere le mie cose. I documenti, le foto dei giorni felici, dei miei genitori ormai morti e di me da ragazza». E ancora: «Quaranta minuti dopo è arrivato il secondo missile, in cortile. I vetri sono esplosi, una sbarra mi ha colpito sulla bocca. Schegge in faccia e qui, sulla spalla destra».

Marianna Podgurskaya

Il 9 marzo 2022, le bombe avevano colpito il reparto di maternità di un ospedale a Mariupol. Le immagini ritraggono Marianna Podgurska, una giovane blogger incinta al nono mese, che usciva dopo le esplosioni con ferite su tutto il corpo. Questa foto scattata venne definita dai russi come una messa in scena. Lei è un personaggio controverso in quanto nonostante fosse diventata un simbolo dell'ospedale pediatrico bombardato a Mariupol, ha deciso di sostenere apertamente Vladimir Putin. Queste le sue parole:

«Ho trovato il tempo di andare al punto di raccolta firme per sostenere Vladimir Vladimirovič Putin come candidato alla presidenza della Russia. Per me una scelta del genere è ovvia: non vedo motivo di cambiare nulla. Ora, nonostante le sanzioni e tutti i problemi, la Russia si sta sviluppando dinamicamente. Sta proteggendo i suoi cittadini e lavorando per rendere il domani migliore di ieri. Non si può negare che sia legata alla personalità di una persona specifica, sotto la cui guida generale vengono prese le giuste decisioni, come vediamo dai risultati. E quante altre decisioni del genere sono state prese negli anni precedenti. Ecco perché io, come molti altri cittadini, sostengo Vladimir Vladimirovič!».

Marina Ovsyannikova

La giornalista Marina Ovsyannikova , la producer della tv statale russa Channel One, pur conoscendo le conseguenze alle quali sarebbe andata incontro, non ha rinunciato a invitare il suo popolo a reagire. il 15 marzo 2022 ha interrotto il principale notiziario per gridare il suo «Stop alla guerra» e con tanto di cartello e ha sollecitato i telespettatori a non credere alla propaganda. È stata arrestata subito dopo il blitz e interrogata per 14 ore, senza avvocato.

Il battaglione Azov

Il Battaglione rappresenta la resistenza Ucraina contro il popolo Russo. Il loro obiettivo è  quello di ripiantare la bandiera ucraina sulle macerie dell'acciaieria Azovstal, la fortezza del forze speciali Azov distrutta dai russi. E' composto da volontari che provengono da partiti e movimenti politici legati all'estrema destra ucraina e integrati da volontari d'ispirazione nazifascista e neonazista provenienti anche da diversi paesi europei. Nel luglio 2023 il presidente Volodymyr Zelensky si è fatto immortalare insieme ai cinque comandanti del Battaglione Azov rilasciati dal Presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Gli ufficiali erano stati liberati da Putin dopo un accordo siglato con Kiev per il rilascio reciproco di alcuni prigionieri. Ma i militari sarebbero dovuti restare in Turchia, terreno ‘neutro’. Invece sono tornati a casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA