L’Ucraina non ha ammesso ufficialmente la paternità dell’attacco alla base aerea russa in Crimea, ma sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che a distruggere il presidio delle truppe di Putin siano stati i missili a lunga gittata. Già, proprio quelli Regno Unito e Stati Uniti hanno fornito alle truppe di Zelensky e che, secondo gli analisti di guerra, stanno ora costringendo i militari di Mosca a stravolgere i propri piani di guerra. «Per i russi Himars è sinonimo di morte» ha sentenziato a Sky News Oleksiy Danilov, capo del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, parlando di una situazione «disperata» per l’esercito invasore.
Le forze ucraine contrattaccano a Kherson: «Vinceremo la guerra, è solo questione di tempo»
Il vantaggio dato all'Ucraina
I missili a lunga gittata di precisione - gli Himars americani, appunto, ma anche i Mlrs britannici - possono colpire con enorme precisione bersagli distanti anche 80 chilometri.
Anche perché proprio ieri il Regno Unito ha annunciato l’invio in Ucraina di un’altra fornitura di sistemi missilistici avanzati, per i quali i militari di Kiev stanno sostenendo anche dei periodi di addestramento proprio sul suolo britannico.
«Questa ultima tranche di aiuti consentirà alle forze armate ucraine di continuare a difendersi dall'aggressione russa - ha detto il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace - Il nostro continuo sostegno invia un messaggio molto chiaro, la Gran Bretagna e la comunità internazionale rimangono contrarie a questa guerra e continueranno a fornire mezzi all'Ucraina per aiutarla a difendersi dall'invasione di Putin». Oltre a missili di precisione, la Gran Bretagna, insieme con i Paesi Ue, invierà anche proiettili, sistemi anti-radar e attrezzature mediche. Finora l’Ucraina ha ricevuto dal Vecchio Continente aiuti per 1,5 miliardi di euro. Un aiuto che sta permettendo all’Ucraina di rovesciare le sorti del conflitto.
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