- Aggiornamenti in evidenza
- Cavi sottomarini nel Mar Rosso danneggiati, colpito il 25% del traffico internet: la rivelazione della Cnn
- Israele ha ucciso nel sud del Libano il nipote del leader di Hezbollah
- "Ondata di dimissioni tra i portavoce dell'esercito di Israele"
Hamas: non sappiamo quanti sono gli ostaggi vivi
In un'intervista alla Bbc un funzionario politico di Hamas, Basim Naim, ha detto che l'organizzazione non può fornire a Israele una lista degli ostaggi ancora in vita perché non sa quanti siano e dove si trovino. Nell'intervista, rilanciata dai media israeliani, Naim dice che «Finora non è stata presentata alcuna lista: tecnicamente e praticamente, è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo, chi è morto per i raid israeliani o per fame a causa del blocco israeliano». Gli ostaggi «si trovano in zone diverse, nelle mani di gruppi diversi: abbiamo chiesto una tregua anche per raccogliere informazioni», ha aggiunto.
Cavi sottomarini nel Mar Rosso danneggiati, colpito il 25% del traffico internet: la rivelazione della Cnn
I danni ai cavi sottomarini nel Mar Rosso stanno interrompendo le reti di telecomunicazioni globali e costringendo i fornitori di servizi Internet a reindirizzare circa un quarto del traffico tra Asia, Europa e Medio Oriente. Lo riporta la CNN. Secondo la società di telecomunicazioni di Hong Kong HGC Global Communications, il 25% del traffico tra Asia ed Europa, nonché Medio Oriente, è stato colpito, ha affermato la società in una nota. La società ha affermato che sta reindirizzando il traffico per ridurre al minimo i disagi per i clienti e sta anche «estendendo l'assistenza alle aziende interessate».
Israele ha ucciso nel sud del Libano il nipote del leader di Hezbollah
Israele ha ucciso nel sud del Libano il nipote del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah.
Blinken: "Lavoriamo per più aiuti a Gaza"
Il segretario di Stato americano Antony Blinken afferma che gli Usa stanno cercando di fornire maggiori aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso «ogni canale disponibile». «È imperativo espandere il flusso di aiuti per alleviare la terribile situazione umanitaria» nell'enclave palestinese, ha scritto questa notte Blinken sul suo account X. «Le persone hanno urgentemente bisogno di più cibo, acqua e altra assistenza: ecco perché gli Stati Uniti stanno lavorando per ottenere maggiori aiuti attraverso ogni canale disponibile, compresi i lanci aerei», ha aggiunto.
"Ondata di dimissioni tra i portavoce dell'esercito di Israele"
Fonti di Channel 14 affermano che le dimissioni sono dovute a questioni «professionali e personali». L'emittente da parte sua definisce «insolita» un'uscita dall'esercito di tale portata nel pieno di una guerra in corso. Oltre ad Hagari le dimissioni riguarderebbero anche l'altro tenente colonnello Richard Hecht, portavoce dell'Idf per i media esteri. Tra gli altri, Channel 14 fa poi i nomi degli ufficiali Merav Granot e Tzupia Moshkovich.
Tregua a Gaza più lontana: Israele non va ai colloqui del Cairo, accusando Hamas di non voler fornire la lista degli ostaggi ancora in vita. Contro il parere di Netanyahu, oggi il membro del gabinetto di guerra Gantz va dalla Harris. La vicepresidente Usa chiede un immediato cessate il fuoco di 6 settimane e l'apertura dei valichi per gli aiuti. Almeno 12 i morti ieri sera in un raid sul campo profughi di Nuseirat. Altri 7 stanotte a Rafah. Media locali parlano di un'ondata di dimissioni tra i portavoce dell'esercito israeliano.