Ferragamo firma il restauro di otto sale degli Uffizi

Liberazione di Andromeda, Piero di Cosimo, Galleria degli Uffizi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Giugno 2014, 14:17 - Ultimo aggiornamento: 15:15
FIRENZE - Un importante accordo stato siglato tra la societ Salvatore Ferragamo e la Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino, grazie al quale saranno disponibili risorse per un intervento in otto sale della Galleria degli Uffizi, attualmente non disponibili, prevedendone la riapertura nell'arco di un anno con una cinquantina di opere del '400 fiorentino.



La somma (600mila euro) è destinata al Terzo Corridoio della Galleria degli Uffizi, formato dalle sale dalla 25 alla 32, che con le recuperate 33 e 34 formano una sorta di "piccola U".



La precedente ristrutturazione risale a circa 20 anni fa, cioè a quella che ha seguito l'esplosione della bomba di via dei Georgofili che danneggiò maggiormente proprio quest'ala del complesso vasariano.



Riprendendo il colore che caratterizza le sale degli Uffizi sin dalla numero 20 (che ospita opere, tra gli altri, di Andrea Mantegna, Jacopo Bellini e Antonello da Messina), anche dalla 25 alla 32 sarà il verde il leit motiv cromatico.



«Collaborare con le istituzioni culturali e supportarne le attività a promozione dell'arte in tutte le sue forme e manifestazioni», ha affermato Ferruccio Ferragamo, presidente del Gruppo, «è nel dna della Maison.



Che prosegue: «Siamo lieti di riportare le sale degli Uffizi alla completa fruibilità, dotandole di una tecnologia particolarmente avanzata e restituendole nella loro bellezza ai cittadini di Firenze e a tutto il mondo».



I lavori di ammodernamento riguarderanno l'illuminazione, l'impianto di sicurezza e del trattamento dell'aria, ma lasceranno intatta la facies degli ambienti museali del primo '900, caratterizzati da grandi lucernari a soffitto.



Curato da Daniela Parenti (Direttore del dipartimento pittura del Medioevo e primo Rinascimento degli Uffizi), il nuovo allestimento prevede dipinti di Ghirlandaio e Baldovinetti nella 25, di Cosimo Rosselli, Jacopo del Sellaio e di pittori delle botteghe fiorentine nella 26, di Filippino Lippi nella 27, di Piero di Cosimo e altri nella 28, di Perugino nella 29, di Lorenzo di Credi nella 30 e di Luca Signorelli nella 31 e 32.



«In un tempo che vede un progressivo deterioramento delle relazioni - ha aggiunto il direttore della Galleria, Antonio Natali - è di grande conforto il segno d'affetto che agli Uffizi viene da una celebrata firma fiorentina della moda.



d è la città tutta a godere della generosità di alcuni suoi figli, che il mondo apprezza per quelle virtù estetiche che Firenze sa ancora tramandare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA