Da Vittoria a Cyrielle, la nuova generazione di top model: ecco le nuove bellezze più richieste in passerella

Da Vittoria a Cyrielle, la nuova generazione di top model: ecco le nuove bellezze più richieste in passerella
di Veronica Timperi
4 Minuti di Lettura
Venerdì 15 Marzo 2019, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 11:31


Gigi, Bella, Kendall, Kaia e Cara fatevi più in là. Arriva una nuova generazione di modelle, giovani, dinamiche, cosmopolite, social e di una bellezza fuori dai canoni classici. Sono diverse da Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford, le top model consacrate dai ruggenti Anni 90, entrate nell'immaginario collettivo e, ancora oggi, ricordate come icone fashion, ma anche da mannequin millennial, come le sorelle Hadid - Gigi e Bella -  Kendall Jenner, Kaia Gerber (la figlia della Crawford) e Cara Delenvingne, ormai onnipresenti sui social e nelle campagne pubblicitarie, testimonial di più brand nello stesso momento, tanto da far vacillare il concetto stesso di esclusiva.
 

 


FUORI NORMA
Nuovi volti meno inflazionati, freschi, comunicativi, spesso addirittura ai limiti del classico concetto di bello hanno trionfato sulle passerelle appena concluse, e adesso li vedremo nelle maxi affissioni pubblicitarie o sulle pagine delle riviste patinate per la prossima primavera-estate. A rivelarlo è stato TagWalk,il Google della moda, un motore di ricerca del fashion system ideato da Alexandra Von Houtte che, attraverso i tag archivia argomenti e stila classifiche, tra cui anche la top ten delle modelle nelle quattro fashion week principali, New York, Londra, Milano e Parigi.
A percorrere più chilometri in passerella, muovendosi come una mina impazzita tra America ed Europa, è stata Giselle Norman 18enne britannica, originaria del West Sussex, che ha partecipato a 41 sfilate, tra cui gli show di Chanel, Louis Vuitton, Off-White, Dior, Versace, Fendi, Coach e Longchamp. Lanciata nel 2017 a 16 anni da J.W. Anderson a Londra, ha una bellezza fuori dagli schemi, e i suoi segni particolari sono i nei sul viso che durante l'adolescenza rappresentavano quasi un complesso.

SFIDA
Con 39 defilé la seconda modella più vista in passerella è la parigina Cyrielle Lalande, amatissima da Paco Rabanne e anche da Nicholas Ghesquière che l'ha lanciata ai tempi in cui era da Louis Vuitton, per il suo fisico esile, i  lineamenti irregolari e lo sguardo profondo, quasi di sfida. Oggi è uno dei volti di Longchamp, brand che incarna l'animo parisienne. Bionda, eterea ma allo stesso tempo sensuale è Sarah Dahl, 22 anni, bellezza danese presente ai catwalk di 38 marchi tra New York, Milano, Londra e Parigi. Dopo aver avuto un'esclusiva con Louis Vuitton, è diventata una delle mannequin preferite da Isabel Marant, Etro e Roberto Cavalli, proprio perché rappresenta una femminilità romantica ma sinuosa, un po' come quella della collega Rebecca Leigh Longendike, newyorkese di 22 anni particolarmente apprezzata nella Grande Mela, a Milano e a Parigi, ma meno in Gran Bretagna, dove non ha sfilato. In Inghilterra piace la bellezza algida e non usuale di Fran Summers, la 19enne originaria di Richmond, nella contea dello Yorkshire, scelta anche nelle altre settimane della moda da brand come Valentino e Chloé. Nella hot list c'è anche la sud coreana Hyun Ji Shin, pelle di luna e occhi a mandorla, amata per i suoi tratti da principessa orientale.

LE SCOPERTE
L'italiana più presente e promettente è la bresciana Vittoria Ceretti, 20 anni, 1,76 cm per 50 kg di peso, 76-59-88, 41 di scarpe, lunghi capelli castani e occhi verde acqua. È stata scoperta a 14 anni quando ha vinto il concorso Elite Model Look e, grazie al suo viso dai tratti antichi, è stata l'ultima musa di Karl Lagerfeld che la fotografò sia per Fendi che per Chanel lo scorso anno. Il suo volto, oggettivamente bello, rinascimentale, divide da sempre gli stilisti perché spesso ritenuto troppo perfetto. «Oggi non ci sono più regole e canoni di bellezza specifici quando c'è da scegliere una modella per le sfilate», spiega Ursu, fotografo di moda e direttore artistico dell'agenzia Icon Models. «Se un tempo per ogni fashion week c'erano dei codici stilistici anche nella proposta delle modelle, ad esempio ragazze particolarmente magre per la kermesse parigina o spigolose e dai tratti punk per Londra, adesso si punta sulla normalità e su una bellezza dai confini labili, talmente particolari che possono quasi sembrare strani». Tutto questo perché il mercato fashion sta cambiando. «Nei corpi e sui volti si cerca la verità e meno l'artificio, motivo per cui sta crescendo il fenomeno degli street casting, dove gente comune viene scelta per sfilare accanto ai professionisti».

 

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