PARIGI - Dopo un’assenza di quasi vent’anni (l’ultima sfilata ufficiale risale al 1996), Pierre Cardin torna sulle passerelle. L’occasione il sessantesimo anniversario del suo lavoro nella moda e la location l'amato ristorante Maxim’s a Parigi. Eleganza, sartorialità, ricerca: tutti elementi che a Cardin non sono mai mancati e che, ancora, vibrano nelle corde della creatività dello stilista.
Abiti da cocktail e da sera in tinte ora unite ora brillanti, con applicazioni che impreziosiscono la siluette, rouches elaborate che seguono il corpo o disegnano superfici increspate su gonne dall’aspetto scultoreo per lei, morbidi pantaloni arabeggianti con giacche corte e ultrastrutturate per lui.
Le linee sono pulitissime. Carden, che in questi anni non ha mai smesso di lavorare seguendo progetti per il teatro l’arte e la cultura, con incursioni nell’architettura (suo il discusso progetto del Palais Lumiere per Venezia) ha dichiarato che la scelta di snobbare i calendari ufficiali della moda è un privilegio di anzianità: «Sono nel mondo della moda da sessant'anni: mi merito di poter sfilare quando ne ho voglia e quando me la sento, senza obblighi con nessuno».
Una lezione per i più giovani e un monito per chi è inserito da tempo nel mercato: legarsi ai grandi gruppi paga, ma l’indipendenza, che Cardin non ha mancato di sottolineare, è l’unica che permetta, davvero, di fare ciò che si vuole.