Il gap anche nell'immobiliare, le donne pagano le case il 2% in più e le vendono il 2% in meno

Il gap anche nell'immobiliare, le donne pagano le case il 2% in più e le vendono il 2% in meno
di Franca Giansoldati
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Lunedì 2 Marzo 2020, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 16:13

La tendenza è stata messa a nudo dall'Economist. Le donne (specie quelle single) sono penalizzate dal mercato immobiliare perchè, stando ai dati di settore americani, quando acquistano la casa, generalmente la comprano ad un prezzo maggiore (in media il 2%) e quando la vendono perdono un altro 2% circa. Il gap tra uomini e donne non si misura solo sugli stipendi, come spesso hanno evidenziato gruppi di studiosi, università, centri di ricerca, organismi internazionali. Il divario è decisamente più ampio e sfaccettato e secondo il Boston Consulting Group nel 2015 l'ammontare della ricchezza era detenuta solo dal 30 % da donne. Il restante 70% era costituito da uomini.

Per farla breve un sondaggio fatto dal Consumer Finances per conto della Federal Reserve ha mostrato che a parità di età gli uomini sono ricchi due volte tanto le donne. Ma non è tutto. Un ulteriore approfondimento sul gap si è concentrato sulla compravendita di case, prendendo in esame un periodo piuttosto ampio, dal 1991 al 2017. I ricercatori della Yale university che hanno condotto uno studio a tappeto negli Usa si sono arresi davanti al dato di fatto: le donne non sanno fare affari o, come controparte, vengono poco ascoltate. E il risutato è che le donne sono più propense ad accettare prezzi inferiori o a pagare di più per l'acquisto di una casa, quasi volessero arrendersi ad una possibile trattativa.

«Le donne sono meno disposte a contrattare e a tirare sul prezzo delle abitazioni al momento dell'acquisto e, al tempo stesso, tendono a sottovalutare la abitazione che intendono mettere in vendita, con il risultato che la vendono ad un prezzo inferiore». Gli autori specificano che non sempre questo significa che le donne siano poco competenti a negoziare, piuttosto che la tendenza alla discriminazione strisciante gioca nelle fasi della messa in vendita e contrattazione un ruolo significativo. Soffrono il pregiudizio e per questo sono considerate dai venditori uomini pessime venditrici. 


 

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