Negli anni della sua presidenza si era adoperato fortemente per favorire la partecipazione attiva degli imprenditori alla vita associativa e stimolare il dialogo fra privato e pubblico, esortando i colleghi a sviluppare uno spirito e una consapevolezza di collaborazione che rappresentavano la chiave per la crescita dell’economia.
«La sua morte lascia - spiefa il presidente di Confinustria Pesaro Gianfranco Tonti - un grande vuoto: è venuta a mancare una persona di grande umanità, ma anche una voce potente che esortava a cercare continuamente idee e opportunità per promuovere la crescita e la valorizzazione dell’imprenditoria marchigiana, sempre con lo sguardo rivolto a scenari più ampi».
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