Pesaro all'Expo, una beffa per la "provincia bella"

Pesaro all'Expo, una beffa per la "provincia bella"
di Franco Elisei
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Giovedì 4 Giugno 2015, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 16:28
PESARO - L'Expo si anima per un giorno dei profumi e colori della provincia di Pesaro e Urbino. Profumi delle eccellenze enogastronomiche e colori del fascinoso Carnevale di Fano. Ma la terra di Rossini e Raffaello è orfana paradossalmente proprio di musica e di arte. Mancano riferimenti evidenti alle eccellenze artistiche della "Provincia bella". Ed è saltata l'iniziativa che doveva arricchire la presenza marchigiana con Rossini e Leopardi. Una serie di problemi organizzativi ha fatto saltare l'evento che doveva sposare lirica e poesia. Allo studio c'era uno spettacolo che avrebbe coinvolto Rof e Sferisterio oltre all'Orchestra filarmonica marchigiana. Pezzi musicali di Rossini intervallati da poesie di Leopardi. Per vari motivi, l'idea non si è realizzata. È abortita sul nascere.



Così la provincia di Pesaro nel giorno che doveva celebrare il suo protagonismo in un trionfo delle sue migliori qualità si è dovuta affidare ai colori e alla storia del Carnevale di Fano. Oltre che, naturalmente, alle eccellenze enogastronomiche.

Ma Pesaro e Urbino non compaiono neppure nel padiglione Italia. Non sembra esserci spazio per la culla del Rinascimento, né per le verdi colline del Montefeltro che fanno da sfondo a celebri quadri. Non trovano ospitalità nel sorprendente caleidoscopio multimediale del Palazzo tricolore. Delle bellezze delle Marche appaiono nello splendido gioco di specchi solo il monte Conero, la piazza di Ascoli Piceno e Loreto. Nulla della "Provincia bella". Nonostante il suo nome. Una carenza che non é sfuggita al presidente della Camera di commercio Alberto Drudi: «Non credo che questa mancanza sia casuale. Piuttosto penso sia una scelta strumentale e politica di un ex governatore che non ha mai tenuto in considerazione il nostro territorio». Uno schiaffo a distanza. Nel "mondo senza regole" fino al "mondo senza Italia" - come si intitolano alcuni spazi del padiglione Italia - è possibile anche un'Italia senza Pesaro. Ma allo stesso modo in cui è cresciuto l'albero della vita, rappresentato come "l'esplosione lentissima di un seme" anche le bellezze della provincia di Pesaro e Urbino presto o tardi germoglieranno. E c'è chi confida che il seme sia stato buttato con la nuova Regione. Che nel frattempo si mette in mostra a metà del "cardo" della cittadella Expo con quindici "quadri mobili" cioè video realizzati da altrettanti autori, presentati come dei quadri appesi alla parete che al tocco della mano si attivano e prendono vita. Uno spazio che nella sola giornata del primo giugno ha registrato mille visitatori. E che rimarrà aperto fino all'11 giugno. Quindici giorni di presenza all'Expo dietro un costo che sembra aggirarsi sugli 800 mila euro a carico di Palazzo Raffaello la fetta più preponderante del milione e 530 mila stanziati per l'intera esposizione milanese.



Resta la convinzione che l'Expo sia per la provincia di Pesaro e Urbino un'occasione unica. Un concetto sottolineato da tutti gli amministratori presenti ieri a Rho per la giornata del protagonismo pesarese che hanno anche firmato la "Carta di Milano" contro le diseguaglianze nell'accesso al cibo. Presenti il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il suo collega di Fano Massimo Seri con il vice Stefano Marchegiani, i sindaci di Mombaroccio e di Cartoceto, il presidente dell'ente camerale Alberto Drudi, il vice Amerigo Varotti accompagnati dal segretario generale Fabrizio Schiavoni, i due nuovi consiglieri regionali Renato Claudio Minardi e Mirco Carloni. Tutti a Milano per gettare quel seme che vuole fare crescere un albero di coesione e volontà, che non si esaurisca con la fine dell'Expo. «Mi ha impressionato - ha detto Seri - il modo nuovo di lavorare. Voglio sottolineare la bella collaborazione con Pesaro, per nulla scontata. Tutto è impostato per proseguire e per evitare il malvezzo di non guardare oltre l'orizzonte. Ma gettare le basi per il futuro di una provincia dove si va al mare d'estate e a sciare d'inverno». «Direi che é stata un'impressione bellissima - gli ha fatto eco Ricci -, dopo mesi e mesi di polemiche questo mi sembra un segnale di fiducia e speranza. Questa giornata dedicata alla nostra provincia deve servire per rafforzare la porta dell'Expo già inaugurata a Urbino».
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