«I medici di famiglia - dice Magi - sono d'accordo a superare il modello, fallimentare, dei piccoli ospedali, per andare sempre più verso una medicina del territorio e per la cronicità. Ma non come sta facendo la Regione che, per non scontentare questo o quell'amministratore, non supera del tutto il concetto di ospedale tradizionalmente inteso. Punto primo: si sta creando una confusione incredibile tra Case della salute e Ospedali di comunità. Secondo: queste strutture sono come la borsa di Mary Poppins. Dentro ci si è messo di tutto, senza chiedersi se questo tutto sia funzionale o meno a un progetto organico. Il risultato, così, non è né carne né pesce. Non a caso si parla di cure intermedie che non sono né per le acuzie né per la cronicità. La Regione, così, vuole dare risposte nuove utilizzando però strumenti vecchi».
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