MACERATA - Con il motto #Bastaslogan, il “capitano” si toglie la cravatta e guida un team compatto: «Riscriviamo il futuro della città, andate a votare il primo marzo». Così Bruno Mandrelli dopo aver illustrato le ragioni che lo hanno spinto a sfidare il sindaco uscente Romano Carancini alle primarie.
I GIOVANI
Mandrelli ha scelto per il suo primo incontro ufficiale l'ostello Ricci.
IL PARTITO
Al microfono hanno espresso il loro appoggio anche il vice capogruppo Pd, Maurizio Del Gobbo, il consigliere comunale Cd Alessandro Savi, il leader di Pensare Macerata, Massimiliano Bianchini e il capogruppo Pdci Michele Lattanzi. «Mandrelli è la persona che unisce di più in questa città - dice Bianchini - non possiamo continuare 5 anni di guerra come è stato finora». Presenti, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale Romano Mari, che ha salutato la sala con la frase «abbiamo scelto Bruno per caparbietà, cultura e ideologia, votiamo un sindaco diverso», il consigliere regionale Angelo Sciapichetti, il segretario cittadino Paolo Micozzi, il capogruppo del Pd Andrea Netti, il vice sindaco Federica Curzi, l'assessore al bilancio Marco Blunno, i consiglieri comunali Mauro Compagnucci, Ulderico Orazi e Luciano Borgiani («sono qui in veste di spettatore», dice). Accanto Stefano Di Pietro, l'avvocato Vando Scheggia, il preside di Scienze Politiche Francesco Adornato. Alla serata ha preso parte anche il segretario regionale Gd, Roberto Tesei. In fondo alla sala c’è l’ex sindaco Giorgio Meschini.
LE PRIORITA'
«Le priorità sono sicuramente le opere da finire - sottolinea Mandrelli - c'è il problema delle piscine che è rimasto, per così dire, in una fase documentale. Poi la questione che si ricollega al ParkSì e a Rampa Zara e il progetto di rilancio economico del centro storico. Non venitemi a dire che se non si realizza un'opera è per mancanza di fondi, se voglio una cosa, le soluzioni si trovano». E prosegue: «Faremo attenzione ai problemi delle persone, siamo dalla parte dei cittadini che non sono stati ascoltati come dovevano. Un impegno particolare ci sarà per i giovani, faremo in modo che possano restare a Macerata. Troveremo qualche strumento, come i fondi europei, per creare occasioni di lavoro». La conclusione è quella di un leader: «Andiamo avanti e vinciamo».