C'è chi si confessa davanti a un bicchiere di Martini, chi si innamora assaporando un Negroni sbagliato, chi con in mano un cocktail ha fatto la storia del cinema. Sono tante, tantissime le storie che ogni sera nascono, evolvono o finiscono davanti al bancone di un locale: in quello spazio pubblico, ma allo stesso tempo intimo il barman diventa testimone, confessore e, a volte, anche protagonista. È in queste atmosfere che si muove Giorgio Morino, giornalista e bartender romano, nel suo «Bartime stories» (Ed. Albatros), protagonista domani alle 21 di una serata organizzata da Mostovivo al cocktail bar Once di piazza delle Iris 19. Nel libro lo scrittore mescola racconti di finzione e esperienze personali, oltre a presentare le ricette con le illustrazioni di Sonia Federici.«Per me il drink è un racconto liquido, non a caso nelle competizioni tra barman una parte del punteggio è dedicata allo storytelling, ovvero alla spiegazione della scelta degli ingredienti miscelati. - spiega l'autore. - In questa sorta di diario di viaggio, ho riportato mie suggestioni, alcune creazioni della mia fantasia ma anche le esperienze che ho raccolto nei miei anni di bartender a Roma e in Australia».
Morino ha un suo speciale menu, con cui regala al lettore - e al cliente del bar - sorsi di tradizione e innovazione: «Ho voluto aprire il libro con "Lucifer", un racconto in cui viene rivisitato con whiskey e rye whiskey il Vesper Martini, il drink tanto amato da 007, protagonista di un inaspettato incontro notturno».