L'ipotesi è quella di un "Contratto di Fiume" (come quello del "Cavata") dopo un tentativo, ormai superato qualche anno fa, di farne un solo Parco fluviale. Tramontata quella ipotesi, ora si pensa al "Contratto di Fiume", messo a punto da Sara Carallo (Università degli Studi di Roma Tre), che sarà la prima relatrice all'assemblea istituzionale che definisce «uno strumento prezioso per la riqualificazione dell'ecosistema e del territorio circostante» il contratto stesso.
A dare un contributo fattivo al progetto ci saranno anche Eugenio Monaco (Regione Lazio), Gaetano Ricco e Francesco Saverio D'Ottavi (Assoculturale Cavata) e il presidente della Comunità Montana, Onorato Nardacci, amministratori e cittadini dei comuni interessati al rilancio del fiume Amaseno.
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