Rivendeva auto rubate con i telai di vetture straniere incidentate, meccanico in arresto

Rivendeva auto rubate con i telai di vetture straniere incidentate, meccanico in arresto
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 25 Ottobre 2022, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 12:38

Rivendeva auto rubate modificando i telai con targhe e numeri di veicoli stranieri incidentati. Agli arresti domiciliari, con l'accusa di riciclaggio, Damiano Zomparelli, 30 anni, meccanico di Amaseno. La misura cautelare è stata eseguita dalla polizia stradale su disposizione del gip del Tribunale di Frosinone, Fiametta Palmieri. Nell'ambito dell'operazione sono state sequestrate anche 32 auto per un valore di circa 300mila euro. Indagati a piede libero il fratello del meccanico, due suoi dipendenti e un complice di origini albanese.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Frosinone, sono partite nell'agosto scorso a seguito di un controllo amministrativa effettuato dagli agenti del distaccamento della polizia stradale di Sora che han portato alla scoperta di una serie di auto di provenienza illecita.

I veicoli erano tutti collegati all'officina meccanica di Damiano Zomparelli situata ad Amaseno. A quel punto sono state approfonditi gli accertamenti ed è stato scoperto il modus opeandi truffaldino.

Le auto rubate venivano contraffatte e quindi ripulite, spiega il procuratore Antonio Guerriero, «utilizzando numeri di telaio e targhe di auto circolanti in Spagna o con documenti di vetture gravemente incidentate sempre all'estero, principalmente Germania e Olanda».

Dagli accertamenti è emerso che i codici del telaio erano stati ripunzonati artigianalmente. Ma gli agenti, attraverso il numero del motore, sono riusciti a risalire ai dati originari delle vetture e quindi sono venute fuori le denunce di furto. In una prima fase delle indagini sono state sequestrate 13 auto, poi altre 19. «Tutte rubate e riciclate con lo stesso sistema e in seguito rivendute in diversi luoghi della province di Frosinone, Latina, Roma e Perugia», prosegue il procuratore.

Il meccanico di Amaseno, si legge nell'ordinanza firmata dal Gip Palmieri, dopo i primi sequestri e temendo misure restrittive nei suoi confronti, si stava organizzando per fuggire all'estero. Oltre al pericolo di fuga, la custodia cautelare agli arresti domiciliari, scrive sempre il Gip, si è resa necessaria perché «le ipotizzate condotte di riciclaggio riguardano un numero ingente di veicoli, il che porta ragionevolmente a ritenere che ove non fermato Zomparelli continuerà a svolgere tali attività illecite».
Per il meccanico, difeso dall'avvocato Gianmarco Conca, nelle prossime ore ci sarà l'interrogatorio di garanzia.

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