Tutti aperti (e pieni) a pranzo
e una chiusura per protesta

Tutti aperti (e pieni) a pranzo e una chiusura per protesta
di Francesca Balestrieri
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Martedì 3 Novembre 2020, 08:38

«Conti alla mano, chiudere alle 18 significa tagliare l'80% del nostro fatturato giornaliero, quindi abbassare le serrande ci è sembrata la scelta più opportuna anche per permettere ai nostri dipendenti di accedere alla cassa integrazione», è amareggiato Mirko Meli del Mocafè di Latina che ha deciso chiudere appena emanato dal Governo il nuovo Dpcm. «Piuttosto che camminare su una gamba sola e zoppicare, crediamo che questa sia la scelta migliore, aprire solo la mattina per le colazioni o il pranzo non sarebbe stato sostenibile, considerando poi che solo ora iniziavamo a riprenderci dalla contrazione subita durante il lockdown. Ovvio che prima di lasciare la serranda abbassata ci abbiamo pensato a lungo, non è una scelta che si fa su due piedi spiega ma è stato inevitabile, bisogna fare i conti con le bollette e altre spese come le materie prime. Mi auguro che il 24 novembre si potrà effettivamente tornare a lavorare perché chi come me gestisce un locale, ha già ordinato tutto per il Natale. Capisco sia utile limitare la socialità, ma siamo stati danneggiati solo noi che dopo il lock down abbiamo sopportato altre spese per la riorganizzazione con tutte le nuove linee guida e i dispositivi di protezione. Non è facile, e la mancanza di certezze sul futuro ci preoccupa non poco», conclude Mirko.
Ma a Latina la maggior parte dei locali, anche chi tipicamente lavora a cena o dopo cena, ha scelto di riorganizzarsi per aprire a pranzo e nel week end e la cosa sta funzionando anche nel regno della movida serale, la zona pub di latina: «Quasi tutti i gestori dei pub hanno aperto sabato e domenica a pranzo, qualcuno lo sta facendo anche durante la settimana. Cambiano abitudini e bisogna adeguarsi spiega il presidente dell'associazione Isola che non c'è, Massimo Ceccarini Abbiamo anche inviato una lettera al Comune di Latina per chiedere la chiusura del tratto di via Neghelli dalle 12 alle 18 nel week end ed è stato convocato un tavolo nel quale si prenderà una decisione. Voglio specificare che questa richiesta è partita da noi che abbiamo un contatto diretto e costruttivo con il Comune, qualcuno ha pensato di fare propria la sua idea, e questo non ci è piaciuto molto. Ad ogni modo pensiamo che la cosa più importante sia lavorare, seppure in un contesto così difficile».
«Sono favorevole all'isola pedonale anche di sera quando si ritornerà alla normalità spiega Andrea Fanti dell'Old Toma, locale della zona pub - perché è importantissimo portare la cultura della pedonalizzazione affiancata ai servizi per ogni cittadino. La mattina e a pranzo avere una realtà pedonale ora più che mai potrebbe fare la differenza perché quasi tutti i locali hanno deciso di aprire a pranzo per diversificarsi. Una scelta dettata dalla necessità di ammortizzare i costi. Inoltre attuiamo il take away che è una soluzione per cercare di fare cassa rispetto alle meno entrate e per venire incontro ai clienti: chi magari vuole cenare con un determinato prodotto, non potendolo consumare nell'esercizio, gli diamo la possibilità di mangiarlo a casa».
E c'è anche chi ha scelto un hashtag #salvailtuobar promuovendo diverse iniziative, come lo Stella Brasserie che ha messo in vendita una Gift Card da usare quando il locale riaprirà e con la quale si avrà diritto ad uno sconto del 10% sulla cena e del 20% per aperitivi. «Ora più che mai è importante essere uniti e sostenerci a vicenda», dice lo staff. Ma soo tanti i ristoranti che hanno deciso di ampliare le giornate di apertura per il pranzo, come Il Quadrato che torna a essere operativo anche la domenica: «Visto che lo facciamo da 30 anni non vediamo perché dovremmo smettere di farlo proprio ora. Siamo aperti a pranzo dal martedì alla domenica, ebbene si tornerà il pranzo domenicale, perché voi siete da sempre la nostra famiglia».
Anche Satricum punta sul pranzo, mentre Essenza, il ristorante di Terracina ha annunciato che chiuderà qualche giorno per lavori: «A stare fermi non succede niente. Ci prendiamo qualche giorno per farci belli. Il tempo investito nel migliorarci non è mai tempo perso».
Francesca Balestrieri
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