Tentano il furto all'Enel e lasciano Latina al buio

Dietro al blackout di giovedì sera in città che ha interessato 20.000 utenze c'è la mano dei ladri. Uno dei banditi potrebbe essere rimasto ferito o ucciso

Tentano il furto all'Enel e lasciano Latina al buio
di Fabrizio Scarfò
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Venerdì 5 Aprile 2024, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 18:57

Un blackout di quelli che a Latina non si vedevano da anni. Palazzine, appartamenti, ma anche strade e locali notturni: interi quartieri al buio, compresa la stazione dei treni. A causare l'interruzione che mercoledì sera ha lasciato mezza città senza luce un tentativo di furto finito male alla cabina elettrica di strada Torre la Felce, la più importante della città. Sull'episodio indaga la polizia.

Erano da poco passate le 22 quando la corrente è saltata. Da piazza del Quadrato a via Pio VI, da viale Mazzini alle spalle del tribunale, ma anche corso della Repubblica e gran parte del cuore della città. Un blackout che si è esteso dal centro fino alla periferia, compresa la zona dell'Epitaffio, in una sequenza che poco prima di mezzanotte ha lasciato al buio anche Latina Scalo e, di conseguenza, la stazione dei treni.
A quell'ora chi aspettava l'arrivo dell'ultimo treno da Roma, il regionale atteso alle 23,55, si è trovato davanti ad uno scalo ferroviario da brividi, completamente al buio, senza alcun tipo di luce. Non funzionavano neanche quelle di emergenza sulle banchine, lungo le scale e nei sottopassi: fortunatamente, il distacco non ha interessato la linea ferroviaria.
Si è partiti da 20 cabine senza corrente, poi il numero è andato crescendo fino a superare il centinaio. E mentre migliaia di cittadini si chiedevano cosa fosse accaduto e perché la corrente ci mettesse tanto a tornare, una squadra di tecnici dell'Enel è immediatamente intervenuta nella centrale di strada Torre la Felce, traversa di via Romagnoli, a due passi da via Piave, dove era stato segnalato il guasto.
Una volta sul posto, non c'è voluto molto prima che capissero cosa fosse accaduto: qualcuno aveva provato a rubare del rame dalla cabina elettrica. Immediata la chiamata alle forze dell'ordine, con diverse pattuglie della squadra Volante di polizia che hanno raggiunto la centrale, la più importante del capoluogo, dove passano gran parte delle linee della corrente di tutta la città.
Tecnici e agenti hanno rinvenuto alcuni seghetti bruciati, bottiglie d'acqua, anche una scarpa: qualcuno, presumibilmente più d'uno, ha provato ad intrufolarsi all'interno, forzando la rete e superando la recinzione per raggiungere i cunicoli della cabina elettrica e rubare del rame. Qualcosa, però, è andato storto, e quando i malviventi hanno provato a tagliare i cavi, hanno causato il disastro. Ci sono voluti quasi trenta minuti prima che i tecnici, attraverso una serie di automatismi, identificassero il danno e riuscissero a ridare energia elettrica a tutta la città.
E mentre la corrente iniziava a tornare in modo scaglionato nei vari quartieri, ricominciando ad illuminare strade, locali notturni e abitazioni di circa 20.000 persone, la polizia ha dato il via alle indagini per ricostruire quando accaduto.
Gli accertamenti sono proseguiti nella mattinata di ieri, quando è intervenuta anche la Scientifica della Questura, supportata dal responsabile provinciale dell'Enel e da alcuni tecnici nel sito considerato sensibile. Ciò che è certo è che almeno uno tra coloro che si sono intrufolati nell'impianto deve essere rimasto ferito gravemente a causa dell'enorme mole di energia elettrica sprigionata nel momento in cui ha provato a tranciare i cavi. Nel migliore dei casi, un'ustione su gran parte del corpo; nel peggiore, la morte. Tant'è che già la sera stessa, così come accaduto ieri mattina, gli agenti della questura hanno perlustrato l'intera area circostante alla ricerca di un possibile cadavere, oltre ovviamente a procedere ad una verifica all'ospedale Santa Maria Goretti e negli altri nosocomi della provincia per controllare se vi si fosse recato qualcuno con una grossa ustione. Ricerche che, al momento, hanno dato esito negativo, anche se non è detto che non possano esserci novità nelle prossime ore.
 

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