Professore pedofilo, duello in tribunale: verso il processo con rito ordinario

Professore pedofilo, duello in tribunale: verso il processo con rito ordinario
di Marco Cusumano
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Domenica 4 Febbraio 2024, 20:31 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 12:36

Sono diversi gli scenari che si prospettano per il processo ad Alessandro Frateschi, l'ex professore di religione arrestato per pedofilia e detenuto ai domiciliari da luglio scorso, in una casa diversa da quella in cui vivono i figli. La difesa dell'ex diacono è orientata verso il processo con rito ordinario, una strada certamente più lunga perché prevede la possibilità di ascoltare nuovi testimoni, consulenti tecnici e periti. Ma Frateschi potrebbe optare anche per il rito abbreviato, che gli consentirebbe in automatico lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, senza però l'acquisizione di nuovi elementi, anche se da quanto emerso a margine della prima udienza preliminare di giovedì, questa ipotesi è la più remota. Il 29 febbraio, data fissata per la prossima udienza, si dovranno scoprire le carte e la difesa di Frateschi, rappresentata dagli avvocati Donatello Donofrio e Carlo Fusco, dovrà eventualmente chiedere il rito alternativo a quello ordinario.

I ragazzi che hanno denunciato gli abusi dell'ex prof di religione sono rimasti increduli quando giovedì l'udienza è stata rinviata per una mancata notifica. Difficile per gli adolescenti, spesso non solo per loro, comprendere i meccanismi farraginosi di un tribunale e il motivo per cui, in questo caso, non è stato possibile notificare a un imputato l'udienza fissata quasi tre mesi prima. Anche perché si tratta di una persona agli arresti domiciliari a Terracina, dove viene costantemente controllato dalle forze dell'ordine.

INCIDENTE PROBATORIO

Tra le possibilità da non escludere per l'avvio del procedimento giudiziario, c'è quella dell'incidente probatorio per acquisire e cristallizzare le testimonianze delle giovani vittime del prof. I ragazzi, al momento cinque, sono stati ascoltati già nella fase delle indagini preliminari e grazie alle loro parole è stato possibile arrivare al doppio arresto di Frateschi, il primo a luglio 2023, il secondo a settembre dello stesso anno. Ma la Procura potrebbe chiedere l'incidente probatorio per assumere come prova le dichiarazioni dei ragazzi, acquisendole in un nuovo interrogatorio davanti al Gup. Questa strada consentirebbe di evitare, in caso di processo con rito ordinario, un ulteriore interrogatorio e la conseguente pressione sulle vittime, già costrette a fare i conti con le gravi cicatrici provocate dalle violenze fisiche e psicologiche.

LA PARTE CIVILE

Pesano come macigni le parole pronunciate dall'avvocato Nicodemo Gentile, che assiste alcune delle vittime del prof e la Garante dell'infanzia Monica Sansoni che ha chiesto di essere accolta nel procedimento come parte civile.

Il legale, al termine dell'udienza di giovedì, ha chiesto al giudice Laura Morselli di indicare la diocesi di Latina come responsabile civile all'interno del procedimento. All'istituzione religiosa viene contestata una sorta di negligenza e scarso controllo per aver "abilitato" Frateschi all'insegnamento della religione.

«L'imputato - ha dichiarato l'avvocato - aveva formalmente i requisiti di alta moralità per insegnare religione nella scuola e svolgere delle attività nelle chiese. La diocesi ha attestato che l'imputato avesse le qualità morali e teologiche per poter insegnare religione. Insegnava dal 2020 e sappiamo che c'erano già stati problemi nel 2022: molti soggetti, anche suore, sapevano delle problematiche ma nessuno ha detto nulla, questo lo dicono le carte e le dichiarazioni. Forse i successivi abusi al liceo Majorana si potevano evitare» ha concluso Nicodemo Gentile.

Accuse subito respinte dalla diocesi, ma che gettano pesanti ombre e domande da chiarire. Quali suore potevano essere a conoscenza degli abusi? Qualcuno sapeva e non ha parlato? Risposte che, forse, potranno arrivare solo nell'aula del tribunale.
 

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