Processo Astice-Petrus, 25 condanne per la droga nel carcere di Latina

Il giudice Giorgia Castriota
di Marco Cusumano
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Martedì 15 Dicembre 2020, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 21:27

E' stata emessa in tarda serata la sentenza del processo "Astice Petrus" sul giro di droga e beni di lusso che entravano nel carcere di Latina grazie alla compiacenza di alcuni agenti di polizia penitenziaria.

LE CONDANNE. Franco Zinni ha patteggiato la condanna a 4 anni, Mauro Guerrieri 1 anno e 9 mesi. 

Gennaro Amato, Massimiliano Del Vecchio, Angelo e Salvatore Tavali sono stati condananti a 3 anni e 6 mesi di reclusione; Antonio Di Noia 3 anni; Angelo Petrillone 5 anni e 8 mesi; Simone Petrillone 6 anni e 8 mesi; Riccardo Petrillone 8 anni; Nicoletta Torri 2 anni e 2 mesi; Martina Giacomelli 3 anni; Michael Consoli e Adriatik Deda 4 anni; Endri Collaku 3 anni e 4 mesi; Gioacchino Iazzetta 5 anni; Salvatore Di Girolamo 5 anni;  Angelo Di Girolamo 3 anni; Antonio Sellacci 2 anni e 4 mesi; Francesco Falcone 2 anni e 4 mesi; Stefano Venditti e Mario Braganti 1 anno e 8 mesi; Gianni Tramentozzi 5 anni e 4 mesi; Marco Quattrociocchi 3 anni; Andrea Lazzaro 2 anni e 2 mesi.

Assolta Eneida Skendo "perché il fatto non sussiste".

Caduti o riqualificati alcuni capi di imputazione. Oltre alle pene dententive il giudice Giorgia Castriota ha disposto multe fino a 30.000 euro. La sentenza è stata emessa ieri sera alle 23,30 dopo una lunga camera di consiglio, al termine del processo con rito abbreviato. Il pm Valerio De Luca aveva chiesto complessivamente condanne per oltre 120 anni di carcere.

Il collegio difensivo è formato, tra gli altri, dagli avvocati Giancarlo Vitelli, Sandro Marcheselli, Amleto Coronella, Angelo e Oreste Palmieri, Alessia Vita, Domenico Oropallo, Maurizio Forte, Giammarco Conca, Gaetano Marino e Italo Montini.

Le inchieste Astice e Petrus smantellarono un gruppo criminale, del quale facevano parte numerosi detenuti, che si occupava dello spaccio di sostanze stupefacenti nel carcere di Latina e dell’ingresso nella casa circondariale di cibi prelibati, prodotti vietati e sigarette grazie anche alla complicità di due operatori della polizia penitenziaria in servizio in via Aspromonte.

Le due operazioni, condotte dai carabinieri del Comando provinciale in collaborazione con la polizia penitenziaria, nel settembre 2019 portarono all’emissione da parte del gip di 34 misure di custodia cautelare delle quali 30 in carcere e 4 agli arresti domiciliari.

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