Processo ai Crupi, a Latina il pm chiede condanne per oltre un secolo

Processo ai Crupi, a Latina il pm chiede condanne per oltre un secolo
di Elena Ganelli
2 Minuti di Lettura
Martedì 13 Marzo 2018, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 12:24
Centoventidue anni di reclusione. E' la richiesta di condanna avanzata ieri pomeriggio dal pubblico ministero Giuseppe Bontempo al termine della lunga requisitoria nel processo a due esponenti della famiglia Crupi e alle altre sei persone chiamate a rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Il rappresentante dell'accusa ha ricostruito in aula davanti al Tribunale - De Angelis, Velardi e Artuso - gli elementi raccolti a carico di Rocco e Vincenzo Crupi, Giovanni Cilia, dei figli Rosario ed Emanuele, Pietro Cinotti, Antonionicola Morganella e Arben Qushku arrestati il 29 settembre 2015 nell'ambito di una operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma che aveva sgominato un traffico di cocaina tra l'Italia e l'Olanda ad opera di alcune famiglie legate alla ndrangheta calabrese. Gli investigatori dei Nuclei Investigativi di Ragusa e Latina avevano portato alla luce l'esistenza di un sodalizio criminale tra alcune aziende operanti nel settore del commercio di fiori di proprietà dei Cilia, aziende che in realtà erano soltanto una copertura per occultare un enorme traffico di stupefacenti gestito insieme ad altre potenti famiglie calabresi. Come quella dei Crupi, appartenente al clan dei Commisso, operante nella Locride, che attraverso la propria ditta - la Krupy srl con sede legale a Roma e base operativa a Latina, a Borgo San Michele - utilizzava i propri camion per trasportare la cocaina dall'Olanda insieme ai fiori nei viaggi di ritorno. L'operazione aveva portato al sequestro di oltre 17 chili di sostanza stupefacente e, a distanza di qualche mese, al sequestro di beni riconducibili alla famiglia per un valore complessivo di 30 milioni di euro. Dopo che nelle scorse udienze i fratelli Crupi aveva rilasciato spontanee dichiarazioni proclamandosi estranei ai fatti, ieri pomeriggio il pm Bontempo ha chiesto al Tribunale di condannare Rocco e Vincenzo Crupi a 22 anni di reclusione ciascuno; Emanuele, Rosario e Giovanni Cilia e 12 anni ciascuno; Pietro Cinotti a 13 anni; Antonionicola Morganella a 14 anni e Arben Qushku a 15 anni. In totale 122 anni di carcere per i componenti di quella che viene considerata una vera e propria associazione a delinquere. A seguire hanno preso la parola i legali di alcuni degli imputati che hanno sollecitato un verdetto l'assoluzione. Oggi si torna in aula per proseguire con gli ultimi interventi del collegio difensivo prima che il Tribunale entri in camera di consiglio per la sentenza.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA