Morta in clinica dopo una caduta in bagno, inchiesta e autopsia

Morta in clinica dopo una caduta in bagno, inchiesta e autopsia
di Marco Cusumano
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Martedì 12 Gennaio 2021, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 19:34

La Procura di Latina ha aperto un'inchiesta sulla morte di Paola Zecchin, l'anziana 82enne di Latina deceduta nella clinica Città di Aprilia in circostanze da chiarire. Secondo la denuncia dei familiari la signora, mentre attendeva di essere dimessa, è andata in bagno da sola, cadendo e perdendo i sensi, senza più riprendersi.
Il sostituto procuratore Giuseppe Bontempo ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro delitto (art. 586 del codice penale).

Le indagini sono iniziate a pieno ritmo con l'affidamento dell'incarico per l'autopsia che è stata effettuata ieri sera dal medico legale Maria Cristina Setacci alla presenza del consulente tecnico Stefano Manciocchi nominato dalla famiglia della signora, rappresentata dall'avvocato Giulio Cesare Villoni. Per avere i risultati completi dell'autopsia la Procura ha concesso 90 giorni, un tempo necessario per effettuare gli esami istologici e le analisi di laboratorio. Si dovrà stabilire innanzitutto la causa del decesso visto che, al momento della caduta, la donna era sola in bagno e dunque potrebbe aver battuto la testa.

Sarà importante anche tracciare un quadro delle condizioni generali della paziente che era stata ricoverata nella clinica Città di Aprilia in seguito a una serie di problemi respiratori che avevano indotto la famiglia a chiamare il 118 la sera del 6 gennaio.

Dopo una notte in osservazione, il mattino seguente la signora è stata valutata «in condizioni cliniche migliorate, non dispnoica, con valori pressori nella norma e nessun problema cardiaco».

Ma, secondo la ricostruzione della famiglia che ha depositato una dettagliata denuncia, dopo la compilazione della scheda di dimissioni, la signora «è stata lasciata sola e abbandonata, senza alcuna assistenza all'interno del reparto».

Alle 15 circa è andata il bagno, da sola. Successivamente, ma non è chiaro dopo quanto tempo esattamente, alcuni altri pazienti hanno sentito dei colpi di tosse e un tonfo provenire dal bagno. Il personale a quel punto si è accorto di quanto era accaduto, ha tentato di salvare la signora con la rianimazione cardiopolmonare, ma tutto è stato inutile.

«La cosa più assurda - spiegano i familiari - è che non siamo stati avvisati di cosa stava accadendo dalle 13,39 fino alle 17 quando finalmente dall'ospedale ci hanno chiamato per dirci che c'erano state delle complicazioni. Una volta giunti abbiamo scoperto che la nostra parente era deceduta già da un'ora e mezza». Sarà ora la Procura a verifiche eventuali negligenze e responsabilità.

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