Piace ai ragazzi lo skate park di Latina: «Daremo vita e sicurezza al parco Falcone e Borsellino»

Piace ai ragazzi lo skate park di Latina: «Daremo vita e sicurezza al parco Falcone e Borsellino»
di Giuseppe Baratta
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Venerdì 4 Settembre 2020, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 13:39

Salti, rotazioni e altre manovre che sembrano quasi venir fuori da un manuale di magia, in un contesto urbano fatto di marciapiedi, ringhiere e tombini. Ostacoli? Niente affatto per gli specialisti dello skateboard, metà uomini e metà artisti accomunati da una tavola colorata con quattro rotelle. A Latina c'è la possibilità che gli skaters si moltiplichino perché il Comune ha individuato l'area in cui costruire lo skate park (una distesa di legno, cemento e ferro dove cimentarsi) e così la vecchia pista di pattinaggio all'interno dei giardinetti del Parco Falcone Borsellino si animerà di nuovo con i jump, i flip e gli slide dei funamboli.

Una casa per gli skaters
L'opera costerà 150 mila euro e servirà a dare «una casa» a tutti i ragazzi che oggi utilizzano le scale dell'intendenza di finanza in piazza del Popolo o parcheggi e strade sparse per la città. La risposta (entusiasta) della comunità degli skaters non s'è fatta attendere. «A chi afferma che il Comune non ha parlato con noi dobbiamo segnalare invece che da mesi siamo in contatto e abbiamo condiviso la scelta della location e della dimensione dello skate park. In merito poi alla questione sollevata da alcuni sull'idoneità della location nel parco Falcone e Borsellino rispondiamo che ci sono centinaia di skatepark nel mondo costruiti in parchi con alberi e piante che, essendo tutti all'aperto, sono soggetti alla presenza di foglie, sassi, terra, sabbia o aghi di pino, così tenerlo pulito per gli skaters è un momento di responsabilità e di aggregazione. Inoltre la presenza degli alberi è utile poiché ne permette l'utilizzo d'estate senza per questo squagliarsi sotto il sole. Il luogo è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, riutilizza e recupera l'area della vecchia pista di pattinaggio ormai inutilizzabile, inoltre riqualifica il parco dal punto di vista della sicurezza e della vivibilità, un luogo a volte poco rassicurante da frequentare perché spesso deserto che vedrà la presenza costante di tante persone». Senza contare poi il ritorno economico sulle attività commerciali circostanti e sull'indotto.

Un mix di soddisfazioni e emozioni
«Per noi che facciamo skate non è solo una tavola con quattro ruote ma un mix di soddisfazioni ed emozioni: a molti può sembrare un giocattolo perché nasce così, come uno svago, e tale rimane solo che poi diventa uno stile di vita, una visione delle cose da un'altra prospettiva anche perché i marciapiedi non sono più ostacoli ma opportunità - racconta Jacopo Picozza, 26 anni, di Latina, considerato uno degli skater più forti d'Italia - Proprio come i motociclisti che non si conoscono ma si salutano, anche noi abbiamo delle convenzioni: ci salutiamo con il sorriso, l'ultima cosa che c'è tra di noi è l'ostilità e la competizione, così se incontro un ragazzo con lo skate, diventiamo amici a prescindere da tutti i confini». Poi la discussione si sposta sullo skate park di Latina. «Una cosa simile da queste parti non c'è e molta gente verrà anche da fuori - riprende Jacopo - Oggi a Latina c'è chi si diverte in centro, chi in periferia o nei borghi ma una struttura simile ci riunirebbe, susciterà curiosità tra le gente, si organizzerebbero skate-contest e porterà una ventata d'entusiasmo in città». Infine il rispetto delle regole. «Siamo persone con valori e coscienza molto forte, ci sono regole che cerchiamo di rispettare come quella di mantenere puliti i posti dove facciamo skate e cerchiamo di eliminare lo stereotipo che s'è creato che ci descrive come ragazzi che si drogano, bevono e fanno scritte sui muri: la maggior parte di noi è lontanissima da queste realtà, siamo tutti lavoratori e ragazzi normalissimi».
Giuseppe Baratta
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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