Il "campo largo" di Coletta, cosa farà il Pd di Latina? Risponde Stefano Vanzini

Il "campo largo" di Coletta, cosa farà il Pd di Latina? Risponde Stefano Vanzini
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 5 Novembre 2020, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 12:38

«L'ultimo, pessimo, risultato amministrativo in provincia che ha portato al commissariamento di molti circoli, insieme allo scenario mutato vista l'annunciata ricandidatura dell'attuale sindaco di Latina, costringe tutto il partito di cui faccio parte a una seria riflessione». Con un lungo post su Fb, Stefano Vanzini, dirigente dei Giovani democratici di Latina, nonché un mese fa candidato alla segreteria comunale di Latina del Pd (carica poi vinta nel congresso da Franca Rieti), interviene così nel dibattito sul rapporto tra il Partito democratico e i civici nel capoluogo pontino. Vanzini ricorda di parlare «a nome del quasi 40% di iscritti che mi ha voluto dare fiducia al congresso», quando ritiene «necessaria la convocazione del direttivo del partito comunale, per la presentazione della segreteria e del relativo programma; la riorganizzazione interna del partito; la discussione della linea politica», dato che ««mi risulta poco chiara la strada che il Pd intende intraprendere, sia sul piano organizzativo, sia riguardo la linea politica da seguire nei prossimi mesi».

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Non solo: «Il contributo del Pd potrà essere centrale e rilevante se il partito lotterà per le politiche e non per i ruoli, capendo in che settori le conoscenze di un partito al governo nazionale regionale possano colmare l'esperienza amministrativa civica che ha rappresentato una novità sul nostro territorio».

Vanzini, perché il post proprio adesso? «La situazione è cambiata, sia nello scenario politico, sia per il problema sanitario, che produrrà una campagna elettorale diversa. Occorre fare un'analisi per quanto successo amministrativamente a livello provinciale. Io fui l'unico a parlare di primarie, criticandole come strumento in una fase così delicata: inoltre, in altre zone in cui si è andati bene alle amministrative, si sono provate formule diverse, non si è passati per le primarie. In questa situazione, uscirebbero primarie ridotte e confuse».

Cosa pensa della posizione del sindaco Coletta, che si ricandida ma non vuole partecipare alle primarie? «Proprio di fronte alle sue parole, avevamo chiesto fosse convocato e ascoltato l'elettorato, il popolo delle primarie, per poi riportare la discussione negli organi titolati». Cosa pensa del Pd che in Provincia governa con parte del centrodestra? «Se pensiamo di perseguire quella strada a livello comunale, andiamo verso una forte bastonata: gli equilibri in Provincia non sono quelli comunali».

Infine, Vanzini giudica «paradossale che i Giovani democratici, che dovrebbero concorrere alla linea del partito, non siano stati invitati ai tavoli di confronto con altre forze. Noi abbiamo un confronto continuo con le realtà associative, noi siamo un laboratorio vivente del campo largo del centrosinistra, mettiamo in rete tante realtà. Ma ci sono diversi ostacoli nelle generazioni più adulte».
Andrea Apruzzese
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