Latina, rebus riaperture per commercianti e artigiani: al lavoro per riorganizzarsi e tornare a lavorare

Latina, rebus riaperture per commercianti e artigiani: al lavoro per riorganizzarsi e tornare a lavorare
di Francesca Balestrieri
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Martedì 14 Aprile 2020, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 11:17
Riapriranno ma solo da lunedì 20 aprile, e non più da oggi come stabilito dall'ultimo Dpcm del Governo, le librerie nel Lazio. La Regione lo ha stabilito con una nuova ordinanza «per dare il tempo agli esercenti di organizzare le misure di sicurezza previste dal decreto - spiega l'assessore Paolo Orneli - come ad esempio trovare soluzioni per garantire il distanziamento minimo tra le persone, reperire i guanti monouso e favorire l'igienizzazione dei locali».

Non è l'unica novità: «Prevista anche la proroga fino al 3 maggio degli orari dei negozi dalle 8.30 alle 19 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15 la domenica». Inoltre è stata disposta la chiusura degli esercizi commerciali, esclusi i centri agroalimentari all'ingrosso, per i prossimi giorni di festa, il 25 aprile e il primo maggio.
Da oggi possono riaprire anche cartolibrerie, studi professionali, negozi dediti alla vendita di abbigliamento per neonati e bambini. Anche in questi negozi è stato introdotto l'obbligo di rifornire i locali di prodotti per l'igienizzazione. Cosa che dovranno fare anche le categorie che potranno probabilmente riaprire dal 3 maggio in poi.

GLI ARTIGIANI
«Le riaperture previste per oggi sono pochissime spiega Antonello Testa, direttore della Cna di Latina ce ne aspettiamo sicuramente di più al 3 maggio anche se la lista ancora non c'è». Testa fa due esempi: «Parrucchieri e ristoranti hanno il rischio più alto, ma con le opportune precauzioni si potrà aprire, a ranghi ridotti e in particolare nei ristoranti, con distanziamenti di un metro e se necessario anche una lastra di plexiglas tra un tavolo e l'altro. La sicurezza è al primo posto, ma bisogna pure tornare a lavorare».
«Ancora non abbiamo ricevuto disposizioni sulle modalità di riapertura - spiega Mirko Nocerino, parrucchiere che lavora a Latina Scalo - sicuramente si entrerà una persona alla volta e io indosserò tutti i dispositivi di sicurezza, non abbiamo ancora chiaro se anche il cliente dovrà indossarli. Quello che è certo è che dopo ogni cliente il negozio dovrà essere igienizzato»

COMMERCIANTI
Si è svolto ieri pomeriggio in videoconferenza un confronto con le varie attività commerciali della Confcommercio del territorio di Latina. «Tutti pensano, io per primo spiega il presidente dell'Ascom Valter Tomassi che i dispositivi di protezione siano fondamentali al momento della riapertura. E' un dovere ripartire con le giuste direttive sanitarie, non possiamo però più permetterci di stare chiusi». Tra le richieste dei commercianti, quella relativa al pagamento di tasse e affitti: Non possono essere solo posticipati, vanno annullati perché gli imprenditori altrimenti rischiano di abbassare la serranda per sempre.

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I PROFESSIONISTI
«Ad oggi ancora non ho disposizioni relative alla riapertura da parte dell'ordine nazionale, arriveranno probabilmente in settimana. La modalità spiega il biologo nutrizionista Davide Reccanello sarà comunque quella che prevede i dispositivi di sicurezza sia per me che per il paziente e appuntamenti scaglionati al massimo in modo da non avere persone in sala d'attesa. Provvederò a fornire lo studio di mascherine, igienizzante e guanti e a rispettare la distanza di sicurezza».
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