I ringraziamenti agli uscenti Maietta e Aprile, il ricordo di Michele Condò che salvò il titolo sportivo del Latina dopo il fallimento, poi la «ragionevole follia» di questa nuova avventura. Confermati i collaboratori del club, sul mercato si tornerà «per esigenze tecniche e non per ripianare i debiti», quindi un appello «ai tifosi, affinché lo stadio torni a essere pieno, alle istituzioni, alla Lega». Oggi l'incontro con il sindaco di Latina, Damiano Coletta, invitato alla partita di domani sera contro l'Avellino, e con il presidente della Lega di B Giovanni Abodi.
«C'è ampia disponibilità - spiega Ferullo - siamo qui con un piano finanziario credibile, i debiti li affronteremo ma se non potevamo farlo nemmeno ci saremmo seduti al tavolo, alla squadra chiediamo massimo impegno per mantenere la categoria. E' più facile la situazione dei conti rispetto a quella di classifica».
E' Mancini a guardare oltre e mentre la Wainstein si cela dietro a un semplice «sono felice di intraprendere questo viaggio» lui afferma: «Occorre darsi degli obiettivi, si vince così, il futuro prossimo si chiama serie A. Esperienze come quelle di Crotone, Carpi e Frosinone sono lì a dimostrarlo».
Tra gli obiettivi anche il rilancio del settore giovanile, oltre a una possibilità legata se non al nuovo stadio alla "Cittadella dello sport" che si voleva realizzare già una quindicina di anni fa alla Fulgorcavi, dove il Latina si allena.
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