Import di droga, Finocchiaro estradato da Santo Domingo per inchiesta del 2017

Import di droga, Finocchiaro estradato da Santo Domingo per inchiesta del 2017
di Laura Pesino
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Giovedì 4 Giugno 2020, 08:49
E' atterrato ieri mattina all'aeroporto di Fiumicino, con la scorta di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza del servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), insieme ad altri sette latitanti italiani. Un'operazione internazionale, Open World, ha riportato in Italia, da Santo Domingo, Luca Finocchiaro, 43enne di Latina, ricercato per un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Roma, in carico alla Guardia di finanza di Fiumicino. Il mandato di cattura arrivato nelle banche dati dell'Interpol lo segnalava come ricercato per reati connessi al traffico di stupefacenti. Luca Finocchiaro è considerato infatti il vertice di un'organizzazione criminale che si occupava dell'importazione in Italia di ingenti quantitativi di cocaina grazie alla fitta rete di relazioni con il personale in servizio presso l'aeroporto di partenza domenicano e alla disponibilità di corrieri italiani. Nella Repubblica domenicana, dove si era rifugiato da qualche anno, gestiva il ristorante La Pesca de Oro e si era rifatto una vita con una donna del posto. In Italia invece ha lasciato una figlia avuta da una precedente relazione. Insieme a lui sono stati intercettati e riportati nel Paese personaggi di spicco della criminalità di diverse città italiane, come Teresa Amante, 57enne di origini siciliane, condannata in sette procedimenti diversi per truffa aggravata, estorsione e furto, a 13 anni di reclusione. O come Olivero Zilio, padovano di 67 anni, imprenditore edile del Nord Est, noto alle cronache per aver distolto dalle sue società immobiliari quasi due milioni e mezzo di euro e che a santo Domingo aveva costruito un resort. Ci sono poi personaggi come Salvatore Vittorio, napoletano, legati a clan camorristici campani, e altri, come Luigi Capretto, 50enne di Napoli, accusato di reati connessi al traffico di stupefacenti. Tutti e otto però erano perfettamente integrati nella realtà locale, dove si erano rifatti una vita, gestivano attività economiche o avevano messo su famiglia oppure, semplicemente, erano in vacanza permanente. Ora hanno firmato i verbali di arresto e sono diretti verso istituti carcerari dove sconteranno le loro condanne. L'operazione è stata possibile grazie a mesi di attività svolte in Italia e all'estero e basate sulle informazioni raccolte da ordinanze di custodia, sentenze, fascicoli: materiale prezioso per ricostruire la rete di relazione dei latitanti e per cercarli sui social network. Proprio Luca Finocchiaro aveva raccontato in un video, datato 30 maggio 2020 e circolato su un profilo Facebook nelle scorse ore, di essersi trasferito nella Repubblica Domenicana nel 2008 e di aver gestito diversi ristoranti. Racconta anche che il 24 febbraio scorso era stato fermato dall'Interpol e arrestato per un processo penale tuttora in corso. Due mesi dopo, ancora agli arresti a Santo Domingo, aveva fatto ricorso alla giustizia del Paese in cui si trovava, era stato rimesso in libertà per circa 25 giorni. Poi, un nuovo arresto dell'Interpol. «Spero di tornare in Italia diceva nel video Ho detto che sarei tornato in Italia volontariamente. Non mi sono nascosto, sono andato e mi hanno teso una trappola. Avrò la possibilità di difendermi nei tribunali italiani». Nel 2009 Finocchiaro era stato arrestato nell'operazione Nuovo Impero per traffico internazionale di droga con base a Roma e nel sud pontino. Erano stati 35 gli ordini di cattura emessi dal tribunale di Roma, molti dei quali avevano riguardato anche personaggi pontini tra cui Pietro Canori, imprenditore di Priverno già noto agli archivi delle forze dell'ordine. Il nome di Luca Finocchiaro torna poi alle cronache nel 2017, con un'altra inchiesta della Guardia di Finanza di Fiumicino che aveva sgominato un'organizzazione che trafficava cocaina dal Sudamerica a Roma. Il 43enne di Latina, in realtà già espatriato, era in costante contatto con i corrieri ed era appunto considerato il referente all'estero, in contatto anche con i fornitori domenicani, in grado di eludere i controlli all'aeroporto de La Romana con la complicità di dipendenti locali corrotti. Proprio per questa indagine Finocchiaro è stato ora arrestato e riportato in Italia per essere sottoposto a processo.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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